Trieste, 30 Aprile 2024

Milanese 'sconfessa' Bucchi: "Scelte hanno portato ad altalenanza"

03 Maggio 2022 Autore: Roberto Urizio

La chiosa finale (“di questo parleremo a fine stagione, ora pensiamo ai play-off”) stride decisamente con quanto dichiarato in precedenza. L’intervento dell’amministratore unico della Triestina Calcio, Mauro Milanese, al “Caffè dello Sport” ieri sera a Telequattro è stato fortemente critico nei confronti dell’allenatore Cristian Bucchi, in più passaggi anche smentendo quanto affermato dallo stesso tecnico alabardato poche ore prima in conferenza stampa. Siamo sicuri che sia la giusta strada per avvicinare la partita senza paracadute di domani con la Pro Patria?

Milanese parte dall’estate, e dal mercato sviluppatosi in gran parte nell’ultimo giorno utile, peraltro a campionato già iniziato: “Il mese di luglio lo ha voluto un po’ perdere lui (Bucchi, ndr) per valutare tutti i giocatori in ritiro. Io avevo già le idee chiare, conoscendo già i giocatori dalla stagione precedente: due o tre non li avrei confermati, ma il mister ha sempre avuto libera scelta sullo schieramento”. Poi è arrivata la sconfitta in Coppa Italia con il Trento, “in una partita da dentro o fuori in cui si è subito voluto variare il modulo. – continua il dirigente – Eravamo partiti con delle certezze, ma su certi giocatori si è cambiata idea: Di Massimo ha fatto due gol con la Lazio ma dopo due settimane non è stato più preso in considerazione. Ho dovuto seguire l’evolversi delle cose e i moduli modificati, in quel momento non per necessità. Eravamo a fine ritiro e si sono fatti altri tipi di scelte, alla fine condivise tra me e lui”.

“Il mercato è stato fatto con 27 giocatori, anche troppi, ma speravo che qualche giovane potesse rientrare nelle scelte. – aggiunge Milanese – Ma Natalucci, dopo due anni in prestito, non giocava e si aspettava di più, Dubaz ha fatto a sua volta due anni in prestito e Giannò, dopo la prima giornata da titolare, è sparito. Nel ruolo di terzino sinistro avevamo Brey che dopo tre partite ha preso in Covid, poi è stato scelto Galazzi, oltre a Lopez, che pure aveva fatto benissimo da mezzala, ruolo in cui dava verve, gol e assist. Sono state fatte certe considerazioni che hanno determinato un’alternanza di risultati”. Secondo l’amministratore unico, “alcune scelte sono state per necessità, ma non credo che l’undici iniziale sia mai stato peggiore rispetto all’avversario di turno, tranne forse con le prime due in classifica, che comunque avevano le loro assenze quando le abbiamo affrontate. Ognuno ha avuto i propri problemi, soprattutto dopo il Covid e giocando dopo tre giorni, in primis Padova e Sudtirol che avevano anche la Coppa Italia. Ma bisogna fare i conti con quello che si fa, ognuno poi giudicherà se si poteva fare meglio o peggio, ma il Sudtirol qui ha vinto con tre ’99 in campo. Io sono sempre propenso a ringiovanire la squadra e un piano biennale non lo puoi fare con chi è più avanti con l’età. Bisognava sfruttare l’occasione, essendo lontani dai primi posti, per valutare chi poteva tornare utile per la prossima stagione”.


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