Trieste, 26 Aprile 2024

A un mese dall'uscita di scena è ancora tutto fermo

16 Giugno 2021 Autore: Roberto Urizio

È passato un mese esatto dalla sciagurata partita di play-off con la Virtus Verona. Ok, acqua passata non macina più e non è il caso di tornarci su, ma per guardare avanti servirebbe qualche elemento in più, che al momento manca completamente.

Mauro Milanese assicura che la società non sta con le mani in mano: c'è da credergli, ma il punto non è questo. L’eliminazione prematura avrebbe potuto consentire una programmazione più tranquilla e ragionata. L’amministratore unico pare intenzionato a evitare rivoluzioni nella rosa e, al di là della stagione negativa, potrebbe anche non essere una cattiva notizia che eviterebbe di gettare il bambino con l’acqua sporca. Ma, al di là di qualche possibile rinnovo, tutto tace sul fronte trattative. Prima dell’inizio di luglio, quando parte ufficialmente la nuova stagione, è tutto aleatorio – è il Milanese-pensiero – e quindi non c’è fretta. Ok, può essere una strategia.

Ad oggi, comunque, sappiamo solo che Mario Biasin rimane in sella (ed è indubbiamente un aspetto positivo), anche se ancora non è chiara la quantificazione dell’impegno, mentre il discorso legato al “Ferrini” è un’altra partita. La situazione che lascia più perplessi è quella legata all’allenatore: Pillon è ancora in naftalina, chiaro segnale che su di lui non c’è la fiducia necessaria per continuare il rapporto. Ormai lo sanno anche i muri che la Triestina ha due allenatori sotto contratto (lo stesso Pillon e Gautieri) e che averne un terzo sarebbe un esborso che probabilmente non piace (e non potrebbe essere altrimenti) in Australia. Ma partire con un mister che non convince la società è un’esperienza che abbiamo già vissuto da queste parti negli ultimi anni e che non porta a nulla di buono.

Questi dovrebbero essere i giorni in cui si scioglieranno le riserve, l’auspicio è che questa lunga riflessione, partita un mese fa, porti a scelte ponderate e lungimiranti.


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