Trieste, 29 Aprile 2024

Michelli: "Evento unico, grande risposta da tutto il territorio regionale"

19 Febbraio 2024 Autore: Marco Bernobich

Erano 10 anni che il volley di massimo livello non tornava al PalaTrieste, ed è stato un altro grande evento conclusosi con uno spettacolare sold-out. Passate 24 ore, ma con i cuori ancora su di giri per l’emozione, abbiamo sentito il presidente regionale FIPAV Alessandro Michelli.

Tracciamo un veloce bilancio di ciò che è avvenuto a Trieste nel week-end?

Un evento più unico che raro, negli ultimi anni: i sold-out al PalaTrieste li ha portati quasi esclusivamente la pallavolo, ed è un risultato d’orgoglio per il nostro movimento.

Una risposta di pubblico prettamente locale?

Non abbiamo ancora i dati precisi riguardo gli afflussi dal punto di vista geografico, di certo posso dire che 98 società del volley FVG hanno risposto al richiamo acquistando più di 4.500 tagliandi, e che il riscontro transfrontaliero è stato importante; al riguardo ci tengo a sottolineare che in Slovenia tante gare sono state spostate dalla Federazione per permettere di venire a Trieste a godersi lo spettacolo di queste Finali. Questo dato, inoltre, va parametrato anche considerando le notevoli richieste di biglietti ricevute da parte delle sei società partecipanti a un week-end di volley che non ha eguali a livello nazionale.

Il giorno dopo è quello del bilancio consuntivo. Una parola per descriverlo?

Se dovessi usare una sola parola direi che è stato un risultato “importantissimo”: oltre al coinvolgimento delle società dell’intera regione, abbiamo avuto un fondamentale contributo organizzativo dal Comitato Fipav di Ts-Go, che, tra le altre cose, ha visto oltre 60 volontari impiegati sul campo di gara di nostra competenza - e con ottimo esito - alla miglior riuscita dell’evento. Strategica, inoltre, è stata anche l’attività di comunicazione degli organi di stampa nazionali e territoriali, compresi quelli della FIPAV locale. Siamo riusciti a portare al PalaTrieste centinaia di bambine e bambini delle scuole primarie locali, e abbiamo coinvolto più di 20 strutture alberghiere, per non parlare dell’indotto sul fronte ristorazione.

Trieste sembra meritare una Serie A: cosa manca?

Una struttura societaria importante che abbia obiettivi precisi, contatti importanti, idee chiare e disponibilità economiche coniugate a una visione lungimirante, e non focalizzate a risultati sul brevissimo periodo.

Acquisendo i diritti o crescendo dal basso?

Sportivamente parlando sarebbe meglio conquistare le promozioni dal basso ma i tempi sono cambiati e si vive di momenti: la fiducia di eventuali investitori si basa sulla credibilità di una società strutturata. Una città come Trieste, così importante sul fronte sportivo, deve tenere conto anche di questi aspetti, fatto salvo che che i salti nel buio non andrebbero mai perpetrati. Ricordo bene, peraltro, come nel 2003 Sky fece un servizio sulla sportività della nostra città: al tempo avevamo volley, basket e pallamano nella massima Serie, e il calcio in Serie B. Le potenzialità ci sono ancora...


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