Difficile dire se sia proprio questa l’unica, vera fiammella di speranza per la Pallamano Trieste. Di certo, il nome di SLC Management uscito da qualche giorno dalla stanza dei bottoni biancorossa (e su cui abbiamo dato ampio spazio nell’ultimo numero del nostro settimanale) appare al momento come la principale ancora di salvezza nel complicato momento del sodalizio giuliano, alle prese con una mancanza di liquidità decisamente preoccupante.

Che l’obiettivo dell’azienda fondata dal professor Alfons Madeja sia quello di rendere maggiormente solida la società presieduta da Alessandra Orlich, lo si evince già da un primo lavoro di raccolta dati partito nello scorso mese di dicembre (ci si può registrare al link  https://pmtrieste.slc-management.com/ per poi partecipare ai vari sondaggi offerti dalla piattaforma). Un processo che vuole portare alla professionalizzazione della Pallamano Trieste, ma anche a raccogliere tutta una serie di informazioni utili anche sul fronte dei supporters: dati utili – tramite l’ausilio di uno speciale sistema informatico denominato “CIS” - per poi andare a battere le porte giuste sul fronte di nuovi potenziali investitori.

Una missione di per sé affascinante e mai vista a queste latitudini, sebbene già utilizzata in diversi importanti ambiti sportivi europei come il Bayern Monaco e – qui in Italia – in casa del Modena Volley. Ma la corsa contro il tempo per il sodalizio di stanza in via Visinada resta comunque importante e urgente: sebbene il girone di ritorno non sia ancora ripartito, causa turni di riposo e rinvii forzati per cause altrui, di novità concrete sui possibili “piani B” (che riguarderebbero anche realtà imprenditoriali locali) non ce ne sono ancora. E questo resta il problema più importante da affrontare a stretto giro, in prima battuta per dare a un intero gruppo squadra le risposte giuste che Visintin e soci meriterebbero. Per giunta, dopo tanti mesi di vacche magrissime…