Trieste, 26 Aprile 2024

"Derby d'Italia" alle porte, Trieste chiamata a dare un segnale

15 Gennaio 2021 Autore: Alessandro Asta

Vittoria, morale e un rinnovato equilibrio: la Pallamano Trieste che domani sera si rituffa in campionato (a Chiarbola c’è il recupero contro Bressanone, con fischio d’inizio alle 18) va alla ricerca della sua personale… Santissima Trinità. Perché, dopo la brutta parentesi di Merano prima della pausa natalizia, le settimane che hanno preceduto il “Derby d’Italia” dell’handball sono state nel segno di una profonda analisi di tutto ciò che, nell’intero girone di andata, non ha funzionato. E, al netto di infortuni pesanti e positività al Covid, la squadra di Giorgio Oveglia spesso ha paventato difficoltà di approccio alle gare: un qualcosa che di fatto ha compromesso parecchi match sin dai primi minuti (compreso proprio quello di Merano) e su cui il sodalizio biancorosso ha lavorato molto - di gambe ma soprattutto di testa - durante questa pausa di stagione.

Certamente la conquista dei due punti con il Bressanone serve come il pane per Visintin e soci: innanzitutto per puri e semplici motivi di classifica (un’eventuale “W” con gli altoatesini proietterebbe nuovamente Trieste nella parte nobile della graduatoria), banalmente per dare un segnale importante a sé e agli altri. Perché in una sorta di annata di transizione, con tanti cambiamenti in pochi mesi sia in ambito tecnico che su quello squisitamente dirigenziale, non va comunque lasciato nulla al caso. Ripartire col piede giusto già domani sera significherebbe una dose non indifferente di fiducia nei propri mezzi, un qualcosa che dalle parti di via Visinada si cerca con particolare insistenza.

Non ci sarà ancora il nuovo arrivo Igor Milovic (lo vedremo in azione a fine mese nel match interno contro la lanciatissima Sassari) e, senza Dovydas Kuodys che ha salutato anzitempo il roster giuliano (di fatto quindi i biancorossi avranno un terzino in meno da poter mettere in campo), la sfida affascinante contro una delle rivali storiche di sempre deve essere un ulteriore sprone. Perché sì: il "Derby d'Italia" diventa a tutti gli effetti per Trieste un possibile crocevia di un campionato dove nulla è scontato.


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