Di fatto, dovrebbe bastare qualche ora (una giornata al massimo) per capire tutto. Per contro, saranno molto probabilmente le ore più lunghe per l’intero popolo che tifa Pallacanestro Trieste, con un finale a lieto fine che non sembra ancora scritto.

Il potenziale passaggio di proprietà dall’attuale dirigenza biancorossa a quella locale, potenziale entrante, è un matrimonio che sembra essere diventato estremamente complesso da consumare negli ultimi giorni. Ma solo con i “se” e con i “ma” - senza una dichiarazione ufficiale che necessariamente dovrà arrivare a stretto giro dopo settimane di due diligence, di bocche cucite e di tonnellate incontrollate di rumours - è impossibile al momento poter fare una quadra. Per buona pace di tutti, ci sarà ancora da attendere dunque un pochino, sebbene una delle tante “sveglie” che sta per suonare (leggi, iscrizione al campionato del prossimo anno, da effettuare entro il 31 maggio) permette davvero pochi ulteriori posticipi di decisioni e prese di posizione.

Al di là di ciò che si materializzerà nel corso del weekend ormai alle porte, c’è una strana sensazione che aleggia nell’aria: quella di una tranquillità quasi surreale provenire dalla “stanza dei bottoni” biancorossa. Niente proclami o segnali di allarme, al netto invece del…ribollire del mondo esterno e ancor di più di quello inevitabile dei social e dei forum di discussione: con in ballo una sopravvivenza nei massimi livelli cestistici nazionali che rimane da confermare e consolidare, tutto è ancora da scrivere. Attenderemo fiduciosi e ci sarà poi il tempo delle riflessioni e delle analisi di ciò che è stato e ciò che sarà, ma comunque andrà a finire e chiunque sarà al timone della Pallacanestro Trieste del futuro, occhio a non spegnere quella passione della piazza che sembrava essere tornata nelle ultime uscite di campionato…