Un momento felice, per sé e per l’intera Allianz: dopo qualche uscita a vuoto, Tommaso Laquintana è stato indiscutibilmente uno dei protagonisti più importanti dell’exploit di domenica a Casalecchio Di Reno. Ma la prerogativa, all’indomani della qualificazione alle Final Eight di Coppa Italia, rimane sempre la stessa: rimanere con i piedi per terra e pensare a partita dopo partita.

Contro la Lavoropiù c’è stata anche la tua firma: cosa ha significato per te una prestazione del genere?
Quella con la Fortitudo è stata per noi la partita più emozionante dell’anno. Nonostante arrivassimo senza Fernandez che è la nostra punta di diamante e il nostro giocatore di riferimento, abbiamo risposto tutti bene con una grande prestazione di squadra: certe partite. Contro un’avversaria del genere con un’assenza così pesante nel nostro roster, puoi trovare la vittoria solamente attraverso la grande unione del nostro collettivo. Aver raggiunto le Final Eight è motivo di grandissima soddisfazione, per me e per i miei compagni di squadra.

La tua risposta sul campo è arrivata dopo un periodo per te complesso: pensi di aver trovato ora la giusta quadra sul parquet?
Sicuramente ho passato settimane poco felice, era evidente che in campo mi era riuscito ben poco nel recente passato. Ho voluto mettere da parte la delusione e non mi sono fatto condizionare da quelle prestazioni, anche perché la squadra resta al primo posto e resto sempre a disposizione di essa. Voglio ringraziare coach Dalmasson per avermi rincuorato durante il periodo negativo: mi è sempre stato vicino e mi ha aiutato moltissimo, dandomi addirittura più fiducia.

Il raggiungimento delle Final 8 di Coppa Italia, insperato sino a qualche settimana fa, è il segnale secondo te di una "svolta" della vostra squadra nel campionato?
E’ un obiettivo importante, ma noi andiamo avanti a guardare partita per partita, a iniziare da quella di Cremona di domenica prossima, dove il nostro focus è indirizzato. Sarà un match importante e siamo concentrati ora esclusivamente su quello.

Con l'attuale settimo posto in classifica, a tuo modo di vedere Trieste deve guardare più verso l'alto o buttare sempre un occhio alle retrovie della classifica?
Parlare ora di play-off o di altro non ha molto senso in questo momento: il nostro primo obiettivo è quello della salvezza, se poi arriverà qualcosa di più bello e importante saremo naturalmente molto felici. Lo ripeto: pensiamo a ogni singola partita che affronteremo, senza ulteriori pensieri.