Trieste, 29 Aprile 2024

Stefanelli, presidente rugby Fvg: "Tante novità per l'anno nuovo"

02 Gennaio 2024 Autore: Marco Bernobich

Il passaggio a un nuovo anno è sempre momento di bilanci (consuntivi e previsionali). Riguardo il rugby sentiamo il presidente del movimento Fvg. “I fronti sono molteplici”, ci rappresenta Emanuele Stefanelli. “Partirei dal mini-rugby: se nel 2023 abbiamo spinto molto sul farlo rinascere per poter diventare molto attrattivi in generale, nel 2024 lavoreremo per incrementare i numeri. Passerei poi al settore femminile, dove abbiamo lanciato un progetto per tutte le ragazze dai 14 ai 18 anni, che facciamo allenare in ogni provincia e poi portiamo a giocare anche in Veneto, in maniera da dare una filiera completa alla prima squadra regionale (la Forum Iulii, ndr) che ha un fine ciclo tra i 3 e 5 anni e necessita di un bacino di rifornimento”.

Oltre ai segmenti specifici, come procede il lavoro integrativo tra province?

Sottolineo il progressivo impegno di tutte le società, che sono state molto brave perché, partendo dal progetto nazionale dei tutoraggi, e pur di far giocare tutte le annate, hanno creato grandi sinergie: Trieste-Bagnaria Arsa, Pordenone-Maniago, Maniago-S.Vito, per esempio. Collaborazioni che, travalicano antichi campanilismi e supportano la valorizzazione di ogni singolo atleta.

Restando sulla valorizzazione degli atleti, ci sono altre novità?

Il nostro Centro di Formazione, che prosegue il suo iter con uno staff molto completo, quest’anno vedrà, mensilmente, tre appuntamenti a Bagnaria Arsa e uno itinerante: si andrà in casa dei singoli club per far vedere cosa vuol dire lavorare con 30 ragazzi, e aumentare così anche la formazione dei tecnici all’interno delle società. Oltre a ciò, il nostro progetto sperimentale volto a educare tutti gli atleti del CDF al recepimento di regole di gioco e valori arbitrali, quest’anno, con il beneplacito del responsabile arbitri nazionale, è diventato più strutturato e costituisce un’anteprima nazionale. Gli atleti saranno tenuti a seguire un corso tenuto dal nostro referente arbitrale regionale al lunedì per complessivi 12 appuntamenti con esame finale e l’accordo che poi vadano a dirigere gli incontri delle gare giovanili, e i giovedì un rappresentante degli ufficiali arbitrerà gli allenamenti e dimostrerà sul campo l’applicazione di quanto insegnato nelle lezioni.

Una sorta di “continuità evolutiva”?

Assolutamente, e grazie anche alla Federazione Nazionale che ha sempre appoggiato le nostre iniziative e compreso che non tutte le regioni hanno bisogno della stessa cosa, lasciando ai responsabili locali certe linee d’indirizzo che sono fondamentali per far crescere il movimento nel modo più opportuno a seconda delle specificità del caso, e creare dei progetti ad hoc.

Un movimento sano e prospettivo, quello della palla ovale del Friuli Venezia Giulia, che ha tante richieste di collaborazione anche dalle scuole, argomento sul quale torneremo con maggiori dettagli.


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