Trieste, 27 Aprile 2024

Pablito, il ricordo di Tito Rocco: "Un amico sincero"

10 Dicembre 2020 Autore: Gabriele Lagonigro

Che la notizia scuotesse e sconvolgesse l'intera Italia calcistica (e non solo) era fuor di dubbio ma la morte di Paolo Rossi ha fatto rapidamente il giro del globo e ha colpito profondamente anche il Paese che l'eroe del Mundial affossò con la sua tripletta. I quotidiani brasiliani hanno aperto l'edizione on line del mattino (quando in Sud America era ancora notte fonda) con la scomparsa del capocannoniere di Spagna '82, tributandogli il giusto omaggio che si rende agli avversari con la “A” maiuscola. Perché colui che inflisse quel 3-2 memorabile alla Selecao più bella della storia è stato sempre rispettato, omaggiato e apprezzato anche laggiù, anche fra quei tifosi che videro spezzarsi allo stadio “Sarrià” il sogno di ritornare sul tetto del mondo dopo i trionfi di Pelè.

Chi è stato in Brasile ha toccato con mano l'identificazione fra l'Italia-nazione, il calcio e Pablito, naturale conseguenza - dal nord quasi equatoriale di Fortaleza fin giù sul confine con l'Argentina - di quello storico Mondiale spagnolo.

Ma è anche un pezzo della Trieste calcistica a piangere per l'addio così prematuro del campione azzurro. E' commosso Tito Rocco, figlio dell'indimenticato Paron, parlando di Pablito: “Negli anni abbiamo legato tantissimo grazie a delle amicizie in comune che lo portavano spesso nella nostra città. Oltre ad essere stato un grande bomber, veloce e furbo, era una bellissima persona e sebbene legatissimo a Vicenza, si rivelava un toscano vero, divertente, ironico e di sicuro un buon amico. Nel 2012 venne a Trieste per la mostra dedicata a mio papà e di lui porterò sempre un bel ricordo nel cuore”.


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