Trieste, 19 Aprile 2024

Tavernelli e Celeghin si presentano: "Possiamo farcela"

26 Gennaio 2023 Autore: Luca Henke

Blasone, storia, e bacino d’utenza fanno più di una classifica sportivamente drammatica. Nelle dichiarazioni dei due nuovi arrivati in casa Triestina, Camillo Tavernelli ed Enrico Celeghin, che questa mattina si sono presentati alla stampa, sono questi infatti gli elementi che li hanno portati a Trieste.

“Non ci ho pensato un attimo - esordisce Tavernelli -. Siamo consapevoli della situazione attuale, ma salvarsi qui, ad oggi, è un obiettivo tanto importante quanto la vittoria di un campionato da qualche altra parte. Abbiamo quindici partite da adesso e l’obiettivo salvezza è l’unico pensiero”. Celeghin condivide la riflessione sulle ragioni che lo hanno spinto a Trieste, ma aggiunge che “mi è piaciuto molto il rapporto che ho avuto fin da subito con il direttore Romairone, il quale mi ha spiegato qual è il progetto futuro; chiaro che intanto penseremo a centrare la salvezza il prima possibile, e a farlo serenamente.”

I due garantiscono che il gruppo è sano e, nonostante tutto, sereno e compatto. “Sono tutti consapevoli dell’obiettivo da perseguire, mi ha sorpreso positivamente il bel clima perché quando ci si affaccia a situazioni così c’è sempre l’aspettativa di un ambiente un po’ diviso” ha assicurato Tavernelli; il suo nuovo compagno aggiunge che “c’è nel gruppo la giusta positività, ed affrontare così la situazione penso sia la cosa migliore; io sono arrivato qualche giorno prima di ‘Tave’, e posso garantire che siamo tutti concentrati sul pezzo. Sappiamo di potercela fare”.

La responsabilità di portare aria nuova non sembra un problema per il centrocampista classe ’99: “La sento, ma se la piazza si aspetta da me buone cose sono solo che contento: è una responsabilità che mi prendo volentieri. E del resto è ciò che mi ha chiesto anche il direttore, penso di poter dare questo contributo alla grande”. Tavernelli ha già vissuto le due facce della Triestina: da avversario, una certa solidità tra le mura amiche, in alabardato invece le grosse fragilità in trasferta. “La compattezza di questa squadra mi aveva colpito già quando noi del Novara non eravamo riusciti a tirare in porta nemmeno una volta; portare spensieratezza invece sarà nostro compito”.

Ma riuscirà l’Unione a fare punti con continuità per lasciare i bassifondi della classifica, nonostante il buon ritmo delle concorrenti? Celeghin conferma: “Ho notato anche io che quest’anno il fondo della classifica è particolarmente vivo, uscirne è più complicato dell’anno scorso. Però abbiamo valori importanti, pensiamo una partita alla volta e lavoriamo su noi stessi, a tutti i livelli.” Per Tavernelli servono “due o tre vittorie di fila per risollevare morale e classifica, ma la verità è che vedendo i compagni mi sembrano anche poche per le potenzialità che abbiamo. Sono sicuro che se remiamo tutti dalla stessa parte non avremo problemi”.

 


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