Trieste, 26 Aprile 2024

I numeri non mentono: la "piccola" Trieste è in uno stato di grazia assoluta

23 Gennaio 2023 Autore: Alessandro Asta

A guardare la classifica là dietro, viene un mal di testa formato famiglia. Perché se da una parte l’ennesima prova convincente della Pallacanestro Trieste – stavolta su un parquet difficile come quello del Taliercio – regala una gioia a metà “ammirando” i risultati delle altre in lotta per la salvezza, il rovescio della medaglia di cui bisogna realmente tenere conto è che ora la squadra di Marco Legovich ha trovato davvero i mezzi per giocarsela con tutti. E attendendo l’arrivo di Terry (e con un punto di domanda grande come una casa sull'utilizzo futuro di Pacher) c’è di che rallegrarsi, sebbene la lotta per evitare gli ultimi due posti sarà tutt’altro che semplice nelle 14 gare che mancano da qui alla fine del campionato.

Ecco perché i biancorossi, più che concentrarsi agli exploit delle dirette concorrenti, devono continuare a guardare esclusivamente in casa propria: gli splendidi equilibri trovati sul parquet e i risultati convincenti delle ultime settimane sono un tesoretto che Trieste non può permettersi di perdere per strada. Al netto dei tanti risultati clamorosi ad opera delle “pericolanti”, che ogni giornata di serie A sta proponendo in continuazione, il paradosso è che Deangeli e soci - in questo momento - sono più vicini ai playoff (a quota 14, oltre ai giuliani, ci sono Brescia, Brindisi e Sassari) che non alla salvezza. L’effetto clamoroso di una classifica cortissima, con addirittura nove squadre racchiuse in solo quattro punti. Forse è prematuro guardare a obiettivi che si discostano in prima battuta dalla salvezza, tuttavia i numeri in questo momento non mentono: Trieste è tra le squadre più in forma della serie A. Merito di un’identità di squadra che premia tutti, da un Bartley dannatamente costante a uno Spencer definitivamente esploso dopo i primi mesi difficili, sino a un Ruzzier che con il suo arrivo ha indubbiamente sistemato tante cose in cabina di regia.

Ora arriva la parte più difficile, quella della riconferma: lo hanno capito anche i muri che sedersi sugli allori, in una stagione dove tutte possono vincere contro tutte, sarebbe l’errore più madornale da commettere. All’orizzonte c’è già la sfida interna di domenica prossima contro una  Napoli rinfrancata dalla "cura-Pancotto": il primo di una serie di scontri diretti che la Pallacanestro Trieste si giocherà in casa in questo girone di ritorno. E farlo con l’entusiasmo giusto ritrovato non solo sul parquet, ma anche sul lato del pubblico, sarà fondamentale per arrivare all’obiettivo di stagione. Nessuno regalerà niente, ecco allora che con un Allianz Dome sempre più ricco di colore e di calore la meta sarà pià facile da raggiungere…

(credits ph. Pall.Trieste)


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