Trieste, 06 Maggio 2025

Un anno fa ci lasciava Mario Biasin

16 Maggio 2023 Autore: Roberto Urizio

Esattamente un anno fa ci siamo svegliati con il peggiore dei fulmini a ciel sereno. Dall'Australia era giunta la notizia che l'allora presidente della Triestina, Mario Biasin, ci aveva lasciati. Un duro colpo per la città intera perché Biasin, nonostante per ovvi motivi chilometrici da queste parti non fosse presente molto spesso, si era fatto ben volere. La sua storia di triestino emigrato da bambino in Oceania, la sua divertente parlata mista tra il dialetto e l'inglese, i suoi modi sempre garbati lo avevano da subito fatto entrare nelle grazie dei tifosi. Da imprenditore di successo nel settore edilizio, era già nel mondo del calcio con il Melbourne Victory, per poi essere coinvolto dal cugino Mauro Milanese in un progetto per rilevare la Triestina, che navigava in cattive acqua sia sportivamente (sul filo della retrocessione in Eccellenza dalla Serie D) che societariamente, visto che era intervenuto il Tribunale a dire basta alla gestione Pontrelli.

Biasin è stato il presidente del ritorno tra i professionisti e del Centenario dell'Unione, con il suo motto “pian pianin” voleva portare la Triestina in altri lidi, perché il suo obiettivo neanche troppo nascosto era la Serie A. Non tutto e subito (“pian pianin”, appunto), ma costruendo una realtà solida e vincente con investimenti non da poco. Non sappiamo come sarebbero andate le cose se ci fosse ancora lui al vertice della società alabardata, di certo quella triste notizia del 16 maggio di un anno fa ha commosso chi ha a cuore la Triestina al di là dei risultati. La società, seppure tra mille peripezie, in questi 365 giorni si è salvata due volte: prima riuscendo a iscriversi in extremis con il passaggio alla nuova proprietà, poi sul campo vincendo sabato scorso con il Sangiuliano. Chissà che quel tiro di Tavernelli non sia stato guidato, oltre che da Billy Marcuzzi (ricordato con grande sensiblità da mister Gentilini a fine partita) anche da Mario Biasin.


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