Gli ultimi due pareggi col veleno nella coda hanno rallentato la rincorsa salvezza della Triestina, frustrata anche dalla penalizzazione per questioni amministrative con relativi quattro punti di penalizzazione. Rimane comunque il fatto che dal ritorno di Attilio Tesser in panchina, l'Unione viaggia ora a una media di 2 punti a partita (28 in 14 partite) che però, al momento, ancora non bastano per mettere al sicuro la permanenza nella categoria.
Il tecnico alabardato ha puntato forte su un nucleo consolidato di giocatori che hanno garantito un rendimento elevato e una serie di risultati da primi posti (la Triestina ha una striscia aperta di sette risultati utili consecutivi). Tesser ha inividuato un undici titolare da cui si è discostato pochissimo e, quasi sempre, per necessità: al centro della difesa si sono alternati Frare, Bianconi e Silvestri, a sinistra Tonetto è stato un punto fermo, a destra lo sarebbe stato anche Bianay Balcot senza infortunio. A centrocampo Correia ha saltato solo Vercelli per squalifica, Fiordilino e Ionita sono le sue spalle, D'Urso e Olivieri sono stati di fatto intoccabili con qualche variazione sul tema soltanto nell'altro spot di attaccante (Strizzolo e Udoh hanno avuto problemi fisici, Vertainen è stato il più utilizzato).
Le ultime due partite, al di là dell'amarezza per gli episodi finali, hanno messo a nudo però qualche sofferenza fisica in numerosi giocatori che hanno tirato la carretta, in alcuni casi già da dicembre, in altri dopo l'arrivo nella finestra invernale del mercato. Il turno infrasettimanale di giovedì e l'impegno ravvicinato di domenica con la Pro Patria, ma più in generale un finale di campionato tosto anche a livello di calendario, impone alla rosa nel suo complesso di dare un contributo per consentire agli uomini chiave di non spremersi e avere la possibilità di rifiatare e rigenerare energie al lumicino.
Il tempo giocato domenica da Germano, al rientro dopo due mesi di infortunio o la vivacità mostrata da Braima nel suo ingresso contro la Pergolettese fanno ben sperare da questo punto di vista. Ma ci sarà bisogno di recuperare i già citati Silvestri, Bianay Balcot e Strizzolo (ma anche Cortinovis) perché qualche acciacco (Bianconi e Ionita sono usciti malconci dalla partita con la Pergolettese) e un po' di debito di ossigeno sono fisiologici. D'Urso ha colpi di qualità ma tende a calare alla distanza, Olivieri macina chilometri ma ogni tanto avrebbe bisogno di staccare (magari facendo giocare Vertainen da seconda punta). Ci sono giocatori poco impiegati (soprattutto Cancellieri per dare fiato a Tonetto, ma anche Voca a centrocampo, difficile rivedere Bijleveld, mai utilizzato da Tesser) di cui ora c'è bisogno per completare un'opera che sembrava cosa fatta ma che tra cose di campo (e ci può stare) e altre di scrivania (imperdonabili) va di nuovo portata a compimento.