Trieste, 25 Aprile 2024

Troppa attesa: o fiducia in Pillon o è meglio cambiare

21 Giugno 2021 Autore: Gabriele Lagonigro

Sembra il conto alla rovescia al contrario e purtroppo sta diventando stucchevole. Si è aperta oggi la sesta settimana dal post Virtusvecomp, ed è persino inutile rammentare che cosa significhi per noi il nome della terza formazione veronese. Trentasei giorni di attesa, verrebbe da dire, se l'attesa - appunto - dovesse annunciare una notizia in grado di cambiare le sorti (e gli umori) della piazza. Invece, il mese (quasi e mezzo, ormai) dalla brusca ed inaspettata eliminazione dai play-off è passato praticamente invano, nel senso che l'Unione non ha ancora posto le basi per la ripartenza. Che, naturalmente, non può che partire dal nodo allenatore.

Di novità vere e proprie - come abbiamo scritto nell'editoriale di oggi sul nostro settimanale on line - non ce ne sono ma dalle parole degli attori in campo balza all’occhio una sorta di contraddizione fra quelli che sono i desiderata di Pillon, che abbiamo intervistato sabato per il nostro sito, ed i messaggi che ci siamo scambiati con Milanese. Da una parte il mister si dice non solo fiducioso ma piuttosto convinto di rimanere in sella anche nella prossima stagione, dall’altra l’amministratore riferisce di stare ancora parlando con Biasin e pertanto di non avere preso una decisione. Due versioni che in parte stridono, o che forse rappresentano semplicemente i due lati di una stessa medaglia, con il tecnico che vorrebbe avere la chance di guidare l’Unione dall’inizio e non da subentrato, e la società che attende i famosi sviluppi sulla riforma. Visti i tempi italiani, aspetta e spera... Posizioni comprensibili da ambo i lati ma il tempo inizia a stringere, anche perché le nostre dirette rivali annunciano già battaglia.

Di ciò che ha detto Pillon non ci convince una cosa: che a questa squadra, a suo dire, servirebbero pochi rinforzi per puntare in alto. Con tutto il rispetto ma abbiamo un'altra opinione: se abbiamo chiuso a 20 punti dal Padova e se di nuovo ci ritroveremo di fronte i veneti per la rincorsa alla Serie B, per colmare il gap serve qualcosa in più di qualche innesto e soprattutto un drastico ringiovanimento della rosa.

Di Milanese invece non si comprende un altro aspetto: se la questione della riconferma o meno del tecnico è probabilmente in buona parte di natura economica (con Biasin, d'altronde, non si confrontano certo sulle questioni di campo), ripartire con lo stesso allenatore se non c'è una reale convinzione avrebbe poco senso. Meglio piuttosto puntare su un tecnico giovane e con pretese economiche ridotte al minimo, per evitare un altro cambio in corsa al primo momento down della stagione.

Se si continua con Pillon, l'esperto mister di Preganziol deve godere della massima fiducia.


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