Trieste, 29 Marzo 2024

Quando i fischi rimangono indigesti all'Unione

15 Dicembre 2020 Autore: Roberto Urizio

Un rigore dato e poi tolto, forse l'episodio su cui la Triestina può recriminare di più in questa stagione, perché avrebbe potuto portare un paio di preziosissimi punti in più alla formazione alabardata a Padova. Granoche giù dopo il contatto con Andelkovic, penalty assegnato dal direttore di gara che poi torna sui suoi passi dopo la segnalazione (tardiva) dell'assistente per un fuorigioco del “Diablo”. Le immagini non chiariscono del tutto l'entità dell'intervento del difensore, mentre sulla posizione irregolare è alquanto dubbia.

Non è la prima volta che l'Unione protesta ma è sicuramente quella più costosa. Il primo presunto errore sfavorevole alla Triestina capita a Legnago: l'azione che poi porterà al rigore del 2-0 con espulsione di Tartaglia è probabilmente viziata da uno o due falli. La squadra allora di Gautieri era già sotto nel punteggio e sembrava ballare: difficile dire che la partita sarebbe potuta girare. Non costa punti neanche il rigore non fischiato su Mensah contro l'Imolese: l'Unione vince comunque.

A Salò l'Alabarda paga un avvio pessimo ma rientra in partita e nel finale un tocco con il braccio di un difensore, piuttosto chiaro, non viene sanzionato: un possibile punto in meno nel bilancio. Brutto il rigore fischiato contro la Triestina a Carpi: Giorico il fallo lo subisce ma l'arbitro inverte la decisione per l'1-1 emiliano. L'Unione ripassa avanti ma si fa raggiungere su un proprio errore: complesso decifrare quanto sia costato l'episodio sfavorevole in termini di punti.

Qualche fischio di traverso in un campionato in cui la Triestina, bisogna ricordarlo, ci ha messo molto del suo per complicarsi la vita con errori suoi e prestazioni altalenanti. Se l'Unione sarà sempre quella vista a Padova, sarà più facile vanificare anche qualche eventuale episodio sfavorevole.

 


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