Preoccupazione e rabbia regnano fra i tifosi dell’Unione. Il presidente del Centro di Coordinamento Triestina Club, Sergio Marassi, si augura che possa emergere qualcosa di concreto per pianificare il futuro. “Serve un messaggio alla città ed alla tifoseria su cosa intendono fare, non possono continuare così. Sono arrabbiato perché ci troviamo davanti a cose allucinanti. Questa società accumula punti di penalizzazione in quantità industriale e non si sa cosa ci aspetta visto che anche i soldi o arrivano all’ultimo momento o non arrivano affatto”.
La presidente del Club Mule Alabardate, Claudia Policreste, si rivolge alle istituzioni: “Mi auguro intervengano e possano fare la loro parte. Secondo me c’è un’unica soluzione: vendere. Non resta altro, la cosa migliore perché questa società ha perso credibilità con tutti”. Secondo Policreste, “una delle grandi mancanze di questa società è stata la comunicazione e mi piacerebbe che tutto il coraggio ed arroganza dimostrati in questi due anni, venissero ora tirati fuori per spiegarci le intenzioni, perché la Triestina è proprietà 'loro' solo provvisoriamente”.
Non nasconde la sua rabbia il presidente del Triestina Club Mattonaia, Franco Della Gala. “Non riesco a capire come mai questa società il 6 giugno iscrive la squadra al campionato ed il 1° luglio la combina grossa. Per l’ennesima volta hanno fatto una figura meschina nei confronti di una città, di una società e di una maglia”. Secondo Della Gala “è corretta la tesi di sindaco e presidente della Regione che hanno detto che devono vendere. Spero non si arrivi al fallimento, ma se è meglio iniziare da una serie D per poi costruire un futuro, a me sta benissimo perché con questi signori qui è game over. Sono letteralmente schifato”.
(l'articolo completo nel numero di domani del settimanale City Sport)