Tocca ancora ad Attilio Tesser provare l'impresa di mantenere la Triestina in Serie C, nonostante la situazione quasi disperata. Il tecnico ha tenuto oggi la conferenza di ri-presentazione, nel giorno in cui è stato ufficializzato il suo ritorno. “Sono felice, torno dove quattro mesi fa abbiamo ricevuto tanti applausi per quanto fatto – ha esordito Tesser -. Il presidente mi ha chiesto se me la sentivo e ho risposto di sì. Le motivazioni sono alte, la Triestina per me è importante e credo di averlo sempre dimostrato. Naturalmente sono consapevole delle difficoltà, ma ho accettato con entusiasmo”. Il tecnico ammette di “non avere ancora visto una partita, lo farò in queste ore. Probabilmente dovrò metterci un po' di elasticità a livello di schieramento, ci sono delle assenze, soprattutto a destra. Rispetto all'anno scorso la situazione è diversa sul piano emotivo, alla squadra ho fatto i complimenti per quanto fatto finora, ma bisogna fare ancora di più con fiducia, temperamento e mentalità. Penseremo partita per partita, senza abbatterci nei momenti complicati che arriveranno, ma pensando che tutti insieme possiamo crederci”. La decisione di accettare l'offerta della Triestina deriva da “voglia, motivazione e fiducia nel lavoro, ma anche dall'attaccamento alla meglio e dall'affetto della gente. Ho avuto offerte anche dalla categoria superiore, in estate come pochi giorni fa, ma ho voluto accettare questa opportunità”.
Tesser non nasconde che “il cambio di persone in società ha influito sulla scelta di tornare. Non ho problemi con nessuno, ho parlato solo il giorno dopo l'esonero di due stagioni fa, poi mai una parola fuori posto anche dopo essere tornato. Ma certe valutazioni si fanno e credo a quello che le persone dimostrano. Menta mi ha cercato in estate, la prima volta con Delli Carri e la seconda a luglio, poi non l'ho più sentito, pur avendo dato la disponibilità anche in quell'occasione”. Rispetto alla nuova gestione societaria, il tecnico sostiene che “il rapporto deve ancora nascere e ci dobbiamo conoscere, sono andato sulla fiducia ma anche sulla concretezza di quanto fatto finora. Se siamo ancora qui è perché sono stati spesi parecchi soldi. Il presidente mi ha espresso la volontà di fare cose importanti, ma parlare di futuro è prematuro, vedremo come ci troviamo insieme, al di là della categoria”. Gennaio è ancora lontano, ma nei colloqui con i vertici, l'allenatore ha avuto “la conferma che ci vogliono provare. Ovviamente non ho garanzie su cifre o nomi, ma starà anche a noi accorciare le distanze per dare concretezza a questa volontà”.
Infine il messaggio ai tifosi: “So quanto amano la maglia, quanto calore c'è e quanto soffrono. Spero che ci seguano, non per me ma perché sono essenziali per raggiungere l'obiettivo. Alla società ho detto quanto sia importante riconquisatre la gente, marchio compreso, con serietà e chiarezza, mi sembra che il club lo voglia fare, il presidente mi è sembrata una persona concreta”.