Bilancio positivo per il club, rammarico per il risultato e il calo avuto nel corso della stagione, voglia di ripartire per vincere il prossimo campionato. Questa la sintesi della conferenza stampa tenuta dall'amministratore delegato della Triestina Calcio, Sebastiano Stella, e dal direttore generale Alex Menta. “È stata una stagione con alti e bassi – ha affermato quest'ultimo, partita con una situazione pesante da appianare. Sul piano sportivo abbiamo scelto velocemente l'allenatore e creata una rosa competitiva. Purtroppo le vicissitudini relative allo stadio non ci hanno aiutato. Sono deluso e dispiaciuto per l'eliminazione dai play-off, ma anche voglioso di ripartire”. La prossima settimana, ha affermato Menta, ci sarà l'annuncio del prossimo allenatore (le ipotesi sono quelle uscite in questi giorni, con Santoni in pole position rispetto a Donati). Il direttore generale si prende “la responsabilità per quanto non ha funzionato quest'anno. Dovevamo essere più rigidi e tempestivi nell'imporre delle regole, i giocatori di oggi devono averle se no il rischio è di perderli. Sarà mio compito esigere di più, l'ho detto ai giocatori: chi ci sta rimane, altrimenti ci sono centinaia di atleti che vogliono venire qui. Stiamo facendo le nostre valutazioni in questo senso e lo faremo ovviamente anche con il nuovo mister”.
Stella dà “voto 8 alla stagione per quello che abbiamo fatto. Partivamo da una squadra che si è salvata all'ultimo, poi si sono create delle aspettative legittime per quanto visto. Peccato essere usciti anche per quattro pali in due partite, ma ora ripartiamo. Abbiamo speso circa 18 milioni, di cui la metà per ripianare una situazione pregressa da fallimento, relativo già a due gestioni fa, con 33 decreti ingiuntivi già esecutivi, e il trasferimento obbligato a Fontanafredda, indipendente dalla nostra volontà. Non siamo perfetti, abbiamo commesso degli errori, ma l'impegno rimane, così come l'obiettivo di crescere sotto tutti gli aspetti, in campo e come società”. Quali sono stati questi errori? “L'esonero di Tesser è la scelta più dibattuta, ma la squadra era a terra e lo si è visto anche nelle partite immediatamente successive, che non riesco a imputare a Bordin. Probabilmente abbiamo fatto un favore a Tesser, anche se è stata una decisione difficile e presa non a cuor leggero, ma abbiamo fatto le nostre valutazioni, non certo per non voler vincere. I tifosi hanno diritto di dire la loro, ma spero che l'inerzia emotiva di questa scelta si esaurisca e che guardiamo avanti”.
L'amministratore delegato assicura che ci sono passi avanti sia per il centro sportivo a Montedoro (“c'è l'offerta per l'acquisizione del terreno, nei prossimi giorni ci saranno novità del Comune di Muggia”) e per la gestione dello stadio. “L'obiettivo è poter partire con entrambe le questioni nel giro di un anno. Per noi e per i soci della Triestina che sono stati qui recentemente lo stadio e il centro sportivo sono asset fondamentali”.