Trieste, 02 Giugno 2025

Se arriveranno i soldi (se...) sarà un girone A da urlo con Brescia, Cittadella e Vicenza

30 Maggio 2025 Autore: Gabriele Lagonigro

E' l'ultimissimo dei nostri problemi, in questo momento, considerando che se entro pochi giorni non arriveranno sul conto diversi milioni di euro per saldare le pendenze del 4 giugno e formalizzare l'iscrizione dei giorni successivi, la Serie C 2025/2026 la vedremo con il cannocchiale. A proposito, informalmente dalla sede alabardata fanno sapere che i soldi sono in arrivo ma se il bonifico è stato realmente inviato dal sistema elettronico americano basterebbe una semplice pezza d'appoggio, una scansione insomma, e inviarla ufficialmente agli organi di stampa o ai rappresentanti dei tifosi, per tranquillizzare una piazza comprensibilmente in ansia per il futuro. I supporter alabardati sono in subbuglio e non è neanche esclusa qualche forma di protesta di piazza nelle prossime ore. Staremo a vedere.

Intanto, però, come anticipavamo sopra, pur non essendo la prima delle preoccupazioni in questa fase, se diamo un'occhiata alle squadre che comporranno il girone A della terza serie emerge con evidenza come, a livello di nomi, potrebbe essere un campionato di altissimo livello. Per carità, anche in questo caso la giustizia sportiva deve fare il suo corso e la conferma della retrocessione in C del Brescia dovrà passare ancora per i tribunali ma ad oggi il raggruppamento nord-est sarebbe composto dalle rondinelle, che tornerebbero a disputare questo campionato dopo più di 40 anni, dal Cittadella, che dal 2008 è stato in C una sola volta, e naturalmente dal Vicenza, ancora scottato dalla semifinale play-off persa con la Ternana. Aggiungiamoci anche una solida (economicamente) Feralpisalò e qualche altra sorpresa in corso d'opera, ed ecco che il -9 con cui l'Unione si presenterà al via (speriamo) a fine agosto fa ancora più paura.

Ma, lo ripetiamo, è l'ultimo dei pensieri in questo momento. L'unica cosa che conta, nelle prossime ore, è la liquidità per proseguire e assieme ad essa un piano serio e soprattutto circostanziato da parte della proprietà. Che, nel frattempo, continua a latitare. Da Ben Rosenzweig solo silenzio, e anche dagli altri non giunge parola. Ed erano loro che parlavano di società aperta, comunicativa e con una nuova mentalità. A noi invece sembra un film già visto, purtroppo. Speriamo, almeno, con un lieto fine.


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