Avevamo preannunciato, nei giorni scorsi, un possibile girone A di Serie C dai nomi altisonanti ed invece quello di più illustre lignaggio è saltato. Dopo 114 anni di storia il Brescia non si iscriverà al prossimo campionato, con buona pace di una piazza che ha collezionato una quarantina di stagioni consecutive, le ultime, fra A e B. Alla fine il patron Cellino ha rinunciato a versare quanto dovuto per estinguere le pendenze, pare attorno ai 3 milioni di euro, e anche se il club avrà tempo fino al 24 giugno per presentare una nuova documentazione, le speranze di una riammissione last minute paiono molto scarse. Game over anche per un'altra ex big, la Spal, di proprietà americana come l'Unione: nonostante la cinquantina di milioni spesi (evidentemente male) in queste ultime annate è stata la società stessa a confermare, con un comunicato, di aver alzato bandiera bianca. Del fallimento della Lucchese di Giorgio Gorgone quale autorevole mister si è già scritto e fa specie che tutte e tre, le rondinelle, i ferraresi e i toscani si siano salvati sul campo proprio all'ultimo.

Sarà comunque un'estate di ricorsi e controricorsi mentre anche il Caldiero, ko con la Triestina ai play-out, potrebbe sperare nel ripescaggio.