Trieste, 26 Aprile 2024

Pillon si sente in sella: "Credo che anche la società voglia continuare"

19 Giugno 2021 Autore: Luca Henke

La società non ha ancora sciolto le riserve ma Bepi Pillon si sente l’allenatore della Triestina anche per la prossima stagione. Il tecnico di Preganziol sembra vivere con serenità una situazione che lo vede in un certo senso sospeso tra la prosecuzione del rapporto con l’Unione e l’ipotesi di un cambio di rotta.

Mister, poco più di un mese fa si è chiusa la stagione del suo ritorno in Serie C. Si dice che il calcio cambia molto in fretta: al di là dei bilanci personali, ha ritrovato la categoria come se la ricordava?

Devo dire che ho trovato un girone molto competitivo. C’erano delle squadre veramente di alto livello, e anche quelle da cui ci si sarebbe aspettato un pressing più basso si sono rivelate, invece, coraggiosamente alte. E dunque senza dubbio ho riscontrato un livello più alto in termini di qualità, con avversarie tutte combattive e difficili da affrontare.

Dalla prossima stagione, la Lega Pro cambierà anche nella forma: la Triestina si ritroverà nel girone settentrionale. Mauro Milanese le ha fatto sapere se ci riproverete insieme?

Ho ancora un anno di contratto e sono molto contento di rimanere a Trieste, perché la società è forte e blasonata con uno stadio di altissimo livello; la cosa che è più mancata sono i tifosi, perché giocare senza di loro non rende onore ad una partita di calcio: il loro ritorno sarà fondamentale per noi. Per quel che mi riguarda, ci tengo molto e ho una gran voglia di rivincita: so bene che subentrare in corsa non è mai facile e le cose non sempre riescono ad andare per il meglio. Ma avendo la possibilità di partire dall’inizio, con un’ossatura che necessita solo di qualche ritocco, potremo essere competitivi. Sono pronto a questa nuova sfida e non voglio lasciare a Trieste il ricordo dell’ultima partita. Ne ho parlato con Mauro, siamo in contatto in questi giorni, e penso che anche da parte sua ci sia la volontà di continuare insieme. E sono convinto che potremo fare molto bene, perché ormai conosco l’ambiente e il girone.

Proprio dal girone A è emersa la quarta promossa in cadetteria, l’Alessandria. Crede di poter intervenire personalmente nelle scelte di mercato per costruire una squadra da primo posto? O si punterà ad un buon piazzamento con eventuali sorprese?

Innanzitutto bisognerà aspettare di vedere le eventuali riforme dei campionati, che secondo me verranno messe in atto. In ogni caso, credo che avremo una squadra per fare molto bene; le scelte sono sempre state fatte di comune accordo, il dialogo è costante, decideremo insieme anche questo. Ma ho molta fiducia in Milanese, ha sempre saputo scegliere giocatori che poi si sono rivelati molto forti.

In conclusione, siamo nel pieno di Euro 2020: come vede gli azzurri nella corsa al trofeo? Belgio e Francia sono due candidate molto ingombranti…

Vedo molto bene l’Italia: non sembra nemmeno una nazionale, l’impressione è di veder giocare una squadra di club che sta insieme da tanto tempo. Ognuno sa cosa deve fare, l’organizzazione è ottima, Mancini ha fatto davvero un gran lavoro e si vede. Poi ci sono diversi giovani, che mi piacciono molto, e credo che questi ragazzi potranno darci parecchie soddisfazioni; nel medio termine, ma anche già all’Europeo: mi sembra che siamo la squadra che esprime il miglior calcio. Poi è chiaro che alcune squadre, come appunto il Belgio, sulla carta hanno dei giocatori che fanno la differenza, penso a Lukaku. Però, vedendo le prime partite, gli azzurri mi danno molta fiducia.

 


Condividi sui tuoi social