Trieste, 02 Giugno 2025

Pavanel: "Siamo fragili ma abbiamo i mezzi per risalire"

25 Ottobre 2022 Autore: Luca Henke

Massimo Pavanel, a distanza di quasi due settimane dal suo secondo “sì” alla panchina alabardata, traccia il bilancio dopo i primi impegni, con la consapevolezza di aver ancora molto da conoscere e da approfondire. “Quando vedi le cose da dentro scopri tante cose, le criticità erano in parte note ma sto vedendo dei miglioramenti. Io cerco sempre di ottimizzare le caratteristiche che ci sono, e quelle di questa squadra sono ben precise” A detta dell’allenatore della Triestina, non sarebbe stata una cosa giusta stravolgere e dare troppe indicazioni: “Difensivamente, ho voluto preservare il più possibile, aggiungendo un po’ di solidità davanti. Purtroppo fin qui, pur concedendo poco, abbiamo sempre subito; ora dovremo imparare a concretizzare. Chiaro che nulla è definitivo, ora per esempio perdiamo Crimi e ritroviamo Paganini: troveremo un nuovo equilibrio”.

Il morale della squadra? “Se vogliamo dire le cose con concretezza, siamo alla terza sconfitta consecutiva da quando sono arrivato, anche se è vero che abbiamo sempre dato l’idea di reagire e di migliorare – sostiene Pavanel -. Di certo siamo fragili, non concretizziamo le situazioni favorevoli ma quelle contrarie ci puniscono. E questo è un peso psicologico”. Tatticamente, aggiunge il tecnico, “avendo fatto pochissimi allenamenti ‘veri’, al momento non siamo di certo al punto che voglio io. Siamo sulla strada giusta, sia nel lavoro fisico proposto dallo staff sia nelle cose che si vedono in campo, anche se chiaramente le situazioni tecnico-tattiche vanno tarate e sistemate. Dentro di me penso sempre di avere i giocatori più forti di tutti, è un modo di fare e di pensare che mi contraddistingue e che voglio trasmettere. Poi quando si è insieme sembra quasi che si debba togliere qualcosa ai singoli per favorire il collettivo: la verità è che si può fare meglio ugualmente. E dobbiamo farlo presto.”

Per uscire dalla situazione non semplice, per il mister “c’è bisogno di un risultato”. Poi una riflessione sulla classifica: “Dobbiamo renderci conto di dove siamo, e del fatto che se siamo lì è perché il nostro valore fin qui è stato questo. Certamente possiamo però pensare di avere i mezzi e le qualità per essere migliori di così. I nostri valori sono incontrovertibili, lo testimonia lo storico, recente, di molti giocatori”.

Pavanel ha definito questa come una grande sfida, “forse la più difficile che ho accettato”. Una scelta, senza giri di parole, compiuta solo per Trieste: “Chissà, forse in altre circostanze non mi ci sarei tuffato. Ma i miei ragazzi devono pensare che si lotta fino alla fine, e che tutto può succedere fino al triplice fischio”.

Uno sguardo, infine, rivolto brevemente alla sfida contro il Mantova degli ex Mensah e Procaccio: “Ne conosco bene più di qualcuno, sanno essere pericolosi e soprattutto incontreremo un avversario ben diverso da quello di un mese fa. Servirà mettere in campo la miglior Triestina possibile”.


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