Trieste, 15 Maggio 2025

Mirco e Pablo, 120 gol alabardati si ritrovano a Miami

15 Marzo 2022 Autore: Luca Henke

Centoventi gol della Triestina racchiusi in una sola foto: sono questi i numeri di Mirco Gubellini e Pablo Granoche, rispettivamente a quota 59 e 61, nel corso della loro carriera con la maglia alabardata. Non si sono mai incrociati negli spogliatoi del Rocco, per questione di pochi anni, ma i due bomber sono da tempo grandi amici fuori dal campo. A testimonianza di ciò, la gradita visita da parte di Granoche alla scuola calcio del “Gube”, in quel di Miami. L’Academy, con il passare degli anni, ha preso piede fino a raggiungere numeri decisamente importanti per un paese, come gli Usa, dalla cultura tutt’altro che calcistica: sono infatti 1200 i giovani tesserati, all’incirca 800 ragazzi e 400 ragazze, con un’età compresa tra i 7 e i 19 anni, a formare ben 74 squadre. A queste, si aggiunge la formazione Under 23, composta da coloro che rinunciano al college per continuare a giocare nella lega semi-professionistica USL 2, paragonabile all’eccellenza italiana.

È stato proprio il padrone di casa a voler condividere con noi i dettagli della giornata trascorsa insieme: “Pablo è rimasto molto colpito dalla nostra struttura, che è più grande di molti dei settori giovanili italiani, anche tra le squadre di Serie A. Effettivamente abbiamo degli spazi enormi, e i prati sono di primissimo livello; oltre ai campi in erba, comunque, ci sono i sintetici, che ci permettono di giocare anche dopo gli uragani che spesso si abbattono sulla Florida. A parte gli impianti, è stata sorprendente per lui anche la qualità tecnica dei giovani calciatori: non si aspettava affatto di incontrare dei prospetti così interessanti”.

Grande entusiasmo, comprensibilmente, da parte degli allievi: “Quando vedono davanti a loro un calciatore professionista, con una carriera come quella di Pablo, i ragazzi sgranano gli occhi” ha proseguito Gubellini. “Avevo preannunciato loro il suo arrivo, quindi si erano ben documentati sul suo trascorso tramite Google; ma ciononostante, quando è andato via, hanno proseguito con me ponendomi ulteriori domande. E una cosa che hanno particolarmente apprezzato è stata la peculiarità che avessimo giocato nello stesso club (la Triestina, ndr)”.

Una visita prevista da tempo, ma a lungo rimandata per ovvi motivi sanitari, che ora ha finalmente avuto luogo. E avrà forse contribuito, almeno parzialmente, a raccontare un po’ di Triestina dall’altra parte del mondo.


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