L'Arezzo ha rispettato il protocollo Covid? A chiederselo è Mauro Milanese, amministratore unico della Triestina Calcio, che invoca l'avvio di un'indagine sul comportamento della società toscana dopo la positività di tre persone (un giocatore, l'allenatore e il direttore sportivo) già prima del match con l'Unione. Oggi gli amaranto si trovano con 14 giocatori e quattro membri dello staff infettati.
“Dopo la positività di Tartaglia e Sarno – ricorda Milanese – a Pesaro abbiamo effettuato un ciclo di tamponi a mezzanotte, nel rispetto del protocollo Figc. Ora vediamo che l'Arezzo si trova coinvolto in un focolaio: possibile che abbiano tutti contratto il virus dopo la partita di sabato scorso?”. Il dirigente alabardato vuole vederci chiaro e capire se ci sia una sorta di “caso Immobile”, ovvero se qualche giocatore aretino abbia giocato da infetto e se siano stati effettuati gli esami del caso dopo i primi casi.
Nel frattempo la società ha chiesto il rinvio della partita in programma sabato con il Gubbio. “La regola prevede che si gioca se ci sono 13 elementi della rosa disponibili – spiega Milanese – ma con la possibilità di chiedere una volta lo spostamento della partita anche se non si arriva a questo limite. E con un turno settimanale in vista, dovremmo chiedere il rinvio sperando di recuperare qualcuno, a cominciare proprio da Sarno e Tartaglia, per le prossime partite”. In una nota diramata nel pomeriggio, la "U.S. Triestina Calcio dichiara che i calciatori Sarno Vincenzo, Tartaglia Angelo, Litteri Gianluca, Ligi Alessandro, Granoche Pablo e Boultam Reda sono risultati positivi al virus Sars – Cov 2, in seguito agli esami del test eseguito mediante 'tamponi rino-faringei'".