Trieste, 07 Maggio 2025

Milanese: "Situazione grave, tempi stretti per evitare fallimento"

06 Giugno 2022 Autore: Roberto Urizio

Tempi stretti, situazione grave, Triestina in vendita. Sono i principali concetti espressi dall’amministratore unico della società alabardata Mauro Milanese, intervenuto questa sera al Caffè dello Sport su Telequattro, dove ha di fatto anticipato i contenuti della conferenza stampa che si terrà mercoledì, nella quale farà il punto sul momento dell’Unione dopo l’improvvisa scomparsa del presidente Mario Biasin.

I tempi sono stretti, dobbiamo adoperarci in tutti i modi per iscrivere la squadra e non farla fallire, puntando a costruire una squadra anche a basso costo, con giovani e prestiti, per poi cederla a un eventuale successore che investa per portare il club in Serie B” ha dichiarato Milanese all’emittente triestina. “La società è in vendita, ci siamo suddivisi il lavoro: io penso all’Italia, i miei cugini all’Australia” ha aggiunto il dirigente alabardato rispetto alla ricerca di possibili investitori. “Domani c’è una riunione di Lega, incontrerò persone importanti del mondo del calcio come Lotito o Galliani, vedremo se c’è la possibilità di un intervento diretto oppure se possono segnalarmi qualcuno che possa prendere la Triestina”.

La situazione è grave, ci possono pochissimi giorni a disposizione. – non usa mezzi termini Milanese - Siamo disponibili anche a mettere risorse personali per affrontare la situazione, ma serve un sostegno. C’è stato anche l’intervento del sindaco in questo senso, spero di incontrarlo al più presto: se fosse possibile un intervento come accaduto per Allianz nel basket risolverebbe i problemi”.

Milanese ha contattato i vertici della Lega Pro per un’eventuale proroga dei termini per l’iscrizione, ma la possibilità (remota) dipende dalla Federazione. La strada maestra è trovare qualcuno che prenda la Triestina: “Si può pensare a un anticipo delle risorse che servono per iscrivere la squadra al campionato, per poi saldare il resto in caso di passaggio di quote, oppure acquisire subito una percentuale con opzione per la parte restante. – ipotizza l’amministratore unico – Non ci sono i tempi per una due diligence, servirebbe un’operazione lampo mettendo subito 1,2 milioni di euro, per arrivare poi alla cessione vera e propria in una seconda fase, in quel caso sì dopo l’analisi dei conti della società e con l'impegno di coprire le spese correnti”.


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