Il quadro non è mutato più di tanto rispetto a un paio di giorni fa, quando Mauro Milanese ha lanciato il primo grido di allarme sulla situazione della Triestina dopo la tragica scomparsa del presidente Mario Biasin. Oggi l’amministratore unico della Triestina ha incontrato il sindaco Roberto DIpiazza, che gli ha prospettato un paio di cordate interessate che però devono ancora palesarsi con il diretto interessato, e ieri alla riunione di Lega qualche contatto c’è stato, ma anche in questo caso c’è da concretizzare il tutto. Questi i contenuti della conferenza stampa tenuta oggi da Milanese allo stadio “Rocco”, in cui non sono emersi elementi particolarmente nuovi per essere ottimisti in vista della scadenza per l’iscrizione alla Serie C, fissata al 22 giugno.
“Un triestino partito a tre anni si è ricordato della sua città, è strano che senza di lui siamo al punto di partenza, in una città da 200 mila abitanti, con un porto importante e imprenditori di livello - è l’esordio polemico di Milanese -. Al momento tante parole ma zero fatti: il nostro obiettivo è vendere a persone serie, non a prestanome, con liquidità per iscrivere la squadra. Servono ora 1,2 milioni – ribadisce – anche a titolo di sponsorizzazione o di acquisto di quote per poi completarne il passaggio successivamente. Si potrebbe pensare anche alla cessione di uno o più giocatori a quella cifra per ottenere le risorse necessarie. Le strade possono essere molte”.
“L’incontro con il sindaco è stata l’occasione per far capire a Dpiazza la situazione attuale. Ma i tempi sono stretti, spero di potere incontrare nel più breve tempo possibile gli imprenditori interessati – aggiunge Milanese -. Altre piste possibili? Quando ti chiamano sembra che ci sia un interesse concreto, ma quando c’è da tirare fuori i soldi diventa tutto più complicato. Noi siamo trasparenti, i nostri bilanci sono pubblici e siamo disposti a detrarre dall’eventuale prezzo di vendita i debiti correnti”.
Ma la famiglia Biasin ha ancora voglia di investire nella Triestina? “C’è la volontà di risolvere il problema e ci stanno lavorando. Ci fosse una sponsorizzazione, come è stato per Allianz nel basket, si potrebbe anche pensare di andare avanti come famiglia, e lo stesso varrebbe nel caso il Governo australiano concedesse la stessa opportunità che ha avuto Metricon per proseguire l’attività ordinaria della Met 511, società proprietaria della Triestina”. La situazione è complessa, e ogni ora che passa diventa sempre più difficile.