Mauro Giacomini è stato nominato responsabile dell’area tecnica della prima squadra. Lo ha comunicato poco fa la Triestina Calcio. “Avrò il compito di organizzare la squadra insieme ad Augusto Gentilini, come già ho fatto con la Primavera – spiega il diretto interessato -. Il mister l’ho portato io a Trieste e di fatto si certifica un ruolo che già avevo, anche per quanto riguarda l’organizzazione del settore giovanile”. Giacomini è il padre di Simone, presidente della Triestina, e non è un nome nuovo nel mondo del calcio, con un passato da tecnico e anche da presidente nel Chieti, con una vicenda burrascosa: “Ho allenato per 35 anni e sono nel calcio da 50 – spiega -, questo è il mio lavoro e non sono qui per caso. Mio figlio ha ritenuto opportuno darmi spazio inizialmente in Primavera e ora ha scelto di affidarmi la prima squadra”.
Quale sarà il suo rapporto con chi era già in sella nell’area tecnica? Giacomini non ha dubbi: “Ci sarà un confronto continuo con Romairone e il suo staff, che però avrà meno potere. Il direttore generale è un amico e va aiutato. Ora l’obiettivo è centrare i play-out e salvarci, la squadra è motivata e preparata, possiamo farcela. Peccato per la sconfitta di Mantova, dove abbiamo regalato un tempo e poi ci è mancato il gol per raggiungere un pareggio che sarebbe stato meritato. Ci manca concretezza davanti, chissà che proprio uno dei tanti triestini della Primavera come Iacovoni non possa darci una mano”.
Ma si è già pensato al piano B nel malaugurato caso di una retrocessione? “Abbiamo in testa soltanto il piano A, di tutto il resto si ragionerà a bocce ferme. L’obiettivo di Simone era non solo quello di mantenere la categoria ma di provare a salire, purtroppo le cose non sono andate come ci si aspettava”. Nei mesi scorsi lo stesso presidente aveva dato praticamente per fatto il passaggio di alcune quote della società a Piergiorgio Crosti e Antonio Scaramuzzino, ma al momento tutto tace su quel fronte. “In tanti si sono affacciati ma al momento non c’è nessuno – spiega Giacomini senior -. Semmai dovesse entrare qualcuno, sarebbe a titolo di amicizia sul piano finanziario, anche se non ce n’è bisogno. Posso dire che l’intenzione di Simone è quella di tenere la società, sperando che rimanga in Serie C”. Una cosa è certa, come conferma lo stesso Giacomini: “Continuerò ad andare in panchina con Gentilini”.