Trieste, 17 Maggio 2025

Malumori in curva: e a risentirne è il tifo organizzato...

17 Gennaio 2024 Autore: Gabriele Lagonigro

L'Unione dei paradossi. In una stagione in cui tutto, potenzialmente, potrebbe andare assai meglio delle più rosee aspettative estive, con una proprietà nuova ed entusiasta, un budget importante, obiettivi ambiziosi ed una squadra che, sul campo, sta ottenendo complessivamente buoni risultati, il clima che si respira in città non è dei migliori. La causa principale, e non scopriamo certo l'acqua calda, è legata al caso "Rocco" ed all'esilio forzato a Fontanafredda, che sta privando i sostenitori di quello che, per molti, è l'evento più atteso del week-end. Tanto più oggi, con una formazione che diverte ed è saldamente fra le prime tre del girone. Non tutti ovviamente possono permettersi 250 chilometri per andare e tornare dal "Tognon", vuoi per il costo, per gli orari o per motivi di lavoro, e questo ovviamente sta causando frustrazione. Tanto più se si considera che i lavori a Valmaura sono tutt'altro che iniziati e che l'ultimo comunicato della Lega Pro, su richiesta della Triestina Calcio, fa capire che Fontanafredda rimarrà il campo di casa per tutta - o quasi - la stagione.

Ma c'è anche un altro motivo che rende quest'annata un po' particolare. Già, perché nel momento in cui lo stadio è tornato a riempirsi sono emersi dissapori fra il tifo organizzato, che si erano in parte già manifestati in queste ultime annate. La situazione più emblematica si è palesemente riscontrata durante Triestina - Padova, quando in 13 mila hanno riempito il Rocco e la curva Furlan era esaurita in ogni ordine di posto. Eppure, nonostante il pienone, il migliaio di tifosi biancoscudati aveva fatto ben più... casino. Disorganizzazione, Daspo e antiche ruggini fra le diverse anime del tifo hanno contribuito a dilapidare quell'entusiasmo che il ritorno dell'Unione nello stadio del Paron aveva creato. Ma a Fontanafredda, nel match di sabato scorso, è andata anche peggio; specie in avvio di partita la curva si è presentata sostanzialmente divisa con i due gruppi a lanciare cori diversi e con qualche parola di troppo a confermare un clima non troppo idilliaco fra le due parti. Chi era a Trento, dieci giorni fa, conferma che la situazione fra le diverse anime degli ultras era piuttosto tesa.

Le cause sono molteplici. Il rapporto con la giunta comunale è una di queste: c'è chi vorrebbe contestare maggiormente e chi invece è più cauto. Anche i legami con l'ex proprietà rappresentata da Mauro Milanese erano stati un altro motivo di incomprensione (i più "duri" avevano già allora palesato la loro contrarietà all'ex amministratore mentre altri intrattenevano rapporti migliori). Ricompattarsi, per evitare ulteriori fratture, dovrebbe essere uno dei buoni propositi per l'anno nuovo. Anche perché a Fontanafredda (e in trasferta) non sono migliaia i supporter al seguito e presentarsi divisi non fa certo il bene dell'Unione.


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