Non è stata certo una settimana di buone notizie per la Triestina. I problemi legati ai pagamenti sono anche peggiori di quanto emerso in una prima fase visto che, da quanto raccolto in queste ore, al momento a giocatori e staff non è arrivato nemmeno lo stipendio netto, aggravando la posizione della società, anche in termini di futura sanzione.
Le sconfitte con Padova e Vicenza ovviamente non aiutano a migliorare l'umore, considerato che la classifica ora dice che per evitare i playout ci vorrà una sorta di miracolo: vittoria contro il Novara, mancato successo della Pro Vercelli con il Renate e sconfitta del Caldiero a Chioggia.
Ma per non cadere nello sconforto, dopo la serata del “Menti” si può trarre anche qualche elemento positivo. La squadra ha dimostrato di esserci, anche sotto il profilo agonistico e caratteriale, nonostante le giornate convulse che hanno preceduto la partita e uno stato d'animo che, inevitabilmente, non può essere ai massimi storici. Le parole di Attilio Tesser dopo la partita hanno espresso perfettamente il momento tutt'altro che semplice in casa alabardata, ma anche l'orgoglio che il mister e i suoi giocatori hanno ancora come arma da utilizzare in questo finale di stagione. Su questo si può e si deve fondare un lieto fine sportivo di un campionato allucinante, sul piano societario appare tutto molto più complicato.