Trieste, 30 Giugno 2025

La solita corsa contro il tempo per i pagamenti: fino a quando si può andare avanti così?

29 Giugno 2025 Autore: Roberto Urizio

C'è una scadenza martedì e ormai è modus operandi consolidato di questa società arrivare all'ultimo momento utile per pagare, e non sempre tutto come ben sappiamo. Il 1° luglio è il termine ultimo per mettersi a posto con gli stipendi dei tesserati di maggio 2025, contributi compresi, con eventuali penalizzazioni qualora ci fossero irregolarità.
Siamo alle solite. I soldi ancora non ci sono, dalla società assicurano che il presidente Ben Rosenzweig si sta adoperando per trovare in tempo le risorse per rispettare tempi e pagamenti, ma è nuovamente periodo di acqua alla gola.
L'interrogativo però è sempre lo stesso: si può continuare a navigare a vista in questo modo, tribolando a ogni scadenza? Che senso ha mostrare voglia di continuare, anche attraverso il ricorso (che ha i suoi costi), se poi si arriva sempre all'ultimo secondo per pagare il dovuto? Inoltre, nel caso si riesca a superare indenni la scadenza di martedì, fino a quando si potrà continuare a garantire gli stipendi solo alla parte sportiva, lasciando sempre più indietro dipendenti, collaboratori e fornitori?
Nella lettera inviata ai dipendenti, dopo l'ormai famosa scadenza del 16 aprile, Rosenzweig scrisse di essere “fiducioso che siamo molto vicini a concludere una soluzione stabile e duratura nelle prossime settimane”. Letta dopo poco più di un paio di mesi, suona come l'ennesimo patetico tentativo di prendere tempo e di gettare fumo negli occhi. I fatti dimostrano che la Triestina continua a navigare a vista. Un continuo scherzare con il fuoco che mette costantemente a repentaglio la vita stessa dell'Unione, inutile girarci intorno. Fino a quanto si potrà andare avanti così lo sa solo il presidente, e forse nemmeno lui.


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