La Triestina ha bisogno di una cifra attorno ai 3,3 milioni di euro per poter in qualche modo operare sul mercato negli ultimi giorni utili e avere una parvenza di squadra. Ma chi li mette questi soldi? Ben Rosenzweig avrebbe bisogno di qualche investitore che intervenga per dare a Lbk la possibilità di proseguire, ma ad oggi la prospettiva che si palesa all'orizzonte è quella di un passaggio di mano “coatto” a favore di chi ha garantito le risorse per l'iscrizione, prestandole all'imprenditore di Atlanta, con altre realtà collegate.
La società è stata di fatto messa in pegno da Rosenzweig per non mancare l'appuntamento con l'iscrizione alla Serie C e le possibilità che l'attuale presidente debba cedere di fronte a quell'impegno aumentano. Il problema più grosso, tuttavia, non sarebbe l'eventuale uscita di scena di Rosenzweig, quanto il fatto che nello spoils system di una eventuale nuova proprietà verrebbe risparmiato Alex Menta, che rimarrebbe la figura di riferimento americana di cui una guida a stelle e strisce non farebbe a meno.
Siamo ancora di fronte a ipotesi che devono fare numerosi passi per concretizzarsi, ma il rischio di avere la Triestina gestita ancora da chi l'ha ridotta nelle condizioni attuali è reale. Con il paradosso di un'Unione ancora americana, ma con l'italianissima logica gattopardesca del “cambiare tutto per non cambiare nulla”, quando invece questa società avrebbe bisogno di un cambio di rotta radicale proprio nella gestione sportiva.