Trieste, 07 Maggio 2024

La dirigenza prova a spiegarsi: involuzione chiara nelle ultime dieci gare

05 Febbraio 2024 Autore: Davide Furlan

Nel pomeriggio alcuni rappresentanti del Centro di Coordinamento dei Triestina Club, con in testa il presidente Sergio Marassi, si sono riuniti per avere un confronto con Giambattista Domestici, club manager dell'Unione. All'incontro tra le parti si è disquisito dei diversi punti che hanno creato del malcontento nella tifoseria: l'ultimo e il più caldo quello dell'esonero di Tesser. La posizione della società è sostanzialmente che nelle ultime dieci partite, eccezion fatta per Trento e il primo tempo di Vercelli, si è notata un'involuzione palese nel gioco, che alcune gare sono state vinte grazie ad episodi fortuiti ben oltre il 90' e che nelle ultime quattro sfide casalinghe si è conquistato un solo punto. La sensazione del club è che si fosse rotto qualcosa e non ci fosse più alchimia nel gruppo. L'obiettivo sarebbe quello di provare a vincere oggi, non tra un anno, e, visto l'andamento recente della squadra, secondo il club serviva una scossa, questo almeno è il pensiero dei vertici alabardati.

Parole che confondono, visto che il mercato di gennaio non ha portato rinforzi alla rosa indebolita dalle cessioni di Adorante, Pierobon, Kozlowski e Finotto. Inoltre la scelta di allontanare un allenatore vincente come Tesser per fare il salto di qualità con Bordin lascia perplessi.

Si è parlato anche dello stadio, che secondo la dirigenza della Triestina è in condizioni pietose. Per questo motivo è stato comunicato alla Lega la scelta definitiva di Fontanafredda fino al termine della stagione, play-off compresi. L'Unione, consapevole di avere oltre 4 mila abbonati e anche tantissimi altri tifosi che verrebbero ad assistere alle partite decisive, sta lavorando per trovare un'alternativa ma non è semplice. Verona è lontana e Udine è stata scartata per motivi di ordine pubblico. Ma Domestici ha anche parlato di futuro tranquillizzando la piazza e ricordando che società e Regione stanno lavorando per assicurare la disponibilità del Grezar e del Rocco per le prossime dieci stagioni a venire, oltre ad un centro sportivo. Attualmente - è il pensiero del club - la società in mano non ha niente e vorrebbe che a Trieste e alla Triestina rimanesse qualcosa di duraturo, magari anche uno stadio di proprietà. Parole che hanno lenito solo il parte il malcontento di una tifoseria che non ha capito l'evoluzione (o l'involuzione) di queste ultime ventiquattr'ore.


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