Trieste, 03 Luglio 2025

L'unica strada percorribile appare quella giudiziaria

02 Luglio 2025 Autore: Roberto Urizio

E adesso? La Triestina si trova nel punto più basso della già non altissima gestione americana. Il baratro è vicino e la sensazione è che solo una mano esterna (leggasi Tribunale) può dare un'occasione di futuro all'Unione.
La cosa incredibile è che, nonostante il disastro prolungato, la società pensa ancora di poter in qualche modo tenere in piedi la baracca, nonostante una penalizzazione che si gonfierà ulteriormente, una parte tecnica attualmente spogliata di tutto e una gestione fallimentare. Di fatto, la Triestina made in Usa ha messo sul piatto una ventina di milioni per la prima stagione e ha speso come se quella somma fosse sempre a disposizione, anno dopo anno. Al di là della cifra impegnata per riempire buchi preesistenti, sono stati gettati milioni dalla finestra principalmente per la parte sportiva guidata da Alex Menta, strapagando con cifre fuori scala in Serie C anche giocatori mediocri. I risultati non sono arrivati e anche gli investitori si sono dileguati, lasciando le casse vuote e i costi altissimi. Ora il club pensa di poter abbattere le spese e rendere il tutto sostenibile, ma obiettivamente appare una missione impossibile, tanto più da parte di chi ha combinato quello a cui stiamo assistendo. Perché per coprire le spese, anche se drasticamente tagliate, e ripianare i debiti, ci vogliono risorse che al momento non esistono.
Se l'opzione 1, quella della continuità, appare oggettivamente impensabile, la 2, che sarebbe la vendita, non sembra strada facilmente percorribile. Nel corso dei mesi qualche approccio c'è stato, ma non si è mai arrivati a una vera e propria trattativa. Da una parte si dice che non un'offerta vera e propria non si è mai presentata, dall'altra che non c'era la voglia di vendere. E, se anche di fronte a quanto accaduto ieri si pensa di potere andare avanti, la sensazione è che effettivamente Rosenzweig e Lbk non abbiano mai preso seriamente in considerazione una cessione della Triestina.
A questo punto si può concretizzare solo l'opzione 3 che, con modalità e tempistiche diverse, abbiamo già visto nella chiusura della gestione Pontrelli e nel successivo passaggio a quella di Biasin e Milanese. L'intervento del Tribunale per un iter fallimentare potrebbe essere sollecitato da più parti, vista la quantità di creditori (dipendenti, fornitori e ora anche parte tecnica), permettendo eventualmente di proseguire l'attività (e il campionato) attraverso l'esercizio provvisorio, per poi ripartire verosimilmente dalla Serie D, visto che questa stagione appare segnata in partenza. La speranza è che ci siano imprenditori interessati a rilevare una Triestina, magari ripulita da debiti dopo il lavoro di un curatore fallimentare. Detta così è più semplice di quanto effettivamente sia (perché le aste possono anche andare deserte), ma ad oggi appare l'unico percorso realistico per dare un qualche futuro all'Unione.


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