Trieste, 31 Maggio 2025

L'integralismo non paga, serve un cambio di strategia (e nell'organigramma)

23 Settembre 2024 Autore: Roberto Urizio

Sarà un caso, ma le cose migliori nell'era americana della Triestina si sono viste quando in panchina c'era l'allenatore più lontano possibile dalle idee su cui si fonda il lavoro di Alex Menta. Con meno tempo a disposizione, il direttore generale dell'area tecnica alabardata nell'estate 2023 è dovuto in qualche modo scendere a compromessi rispetto alla strategia di base e questo probabilmente ha fatto più bene che male. Andare a cercare giocatori da valorizzare in giro per il mondo può anche andare bene, ma non può essere la strada maestra nella costruzione della rosa, tanto più se l'obiettivo è quello di vincere il campionato. Paradossalmente, potrebbe essere più facile farlo in Serie B che in C, ma prima tra i cadetti bisogna andarci e, lo dice il campo, quanto sta facendo la Triestina in questi mesi porta fuori strada.

L'integralismo, sia esso dietro la scrivania o in panchina, non paga e se ne sta accorgendo su tutti i fronti anche l'Unione. Ora l'importante è non perserverare negli errori, perché c'è una stagione da portare avanti senza danni (il ricordo del campionato salvato in extremis da Tavernelli è ancora vivo) e da riprogrammare il futuro, magari con un direttore sportivo che non sia soltanto il braccio destro di chi ha in mano il progetto. Mettere insieme anime e modalità di lavoro diverse può dare risultati migliori rispetto a intestardirsi su un percorso che non sta dando i frutti sperati.


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