Trieste, 14 Agosto 2025

L'ennesimo schiaffo a un ambiente ormai assuefatto al peggio

12 Agosto 2025 Autore: Roberto Urizio

La toccata e fuga praticamente in incognito di Ben Rosenzweig a Trieste è solo l'ultimo episodio ridicolo di una società per la quale non ci sono più aggettivi. Il presidente è stato domenica in città senza farsi vedere e senza uno straccio di comunicazione sui motivi della presenza (eppure di cose da spiegare ce ne sarebbero parecchie). Sono ben lontani i tempi dei proclami di trasparenza, della “Trieste seconda casa” e del “se mi vedete per strada fermatemi”...
La cosa più triste, però, è che ormai l'ambiente pare assuefatto a queste assurdità e anche questa oscura comparsata appare normale in questa situazione assurda. Le voci di vendita, messe in giro a più riprese dal direttore generale Alex Menta, si sono improvvisamente fermate, l'annuncio di un direttore sportivo (Michele Franco) che doveva essere cosa fatta slitta di continuo e non si riesce nemmeno a fare cassa con la vendita di Correia che doveva rappresentare il tesoretto da cui ripartire.
Che il progetto sportivo non interessi nulla alla proprietà è ormai assodato, ma c'è modo e modo anche nel fare male le cose. Il sogno è quello di vedere la Triestina passare di mano a qualche soggetto danaroso e capace, la realtà però è che la fiducia in questa società anche come venditrice è azzerata e la sensazione di un accanimento terapeutico verso una brutta fine annunciata (per poi ripartire da chissà dove) è fortissima. Altre cose accadranno e questi hanno già dimostrato di saper raschiare il fondo del barile.


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