Trieste, 19 Aprile 2024

In attesa della riforma ma sarà pur sempre terza serie...

14 Giugno 2021 Autore: Gabriele Lagonigro

Ridendo (poco) e scherzando (ancora meno) è passato un mese dall'eliminazione della Triestina per mano della Virtusvecomp. Se da una parte il tonfo fragoroso è stato in qualche modo attutito dalla presentazione del progetto Ferrini, che conferma l'impegno di Biasin sulla piazza, dall'altra non è ancora dato sapere quali saranno gli obiettivi immediati della società alabardata.

Ci sono elementi che farebbero ben sperare in vista di un potenziamento della squadra per puntare nuovamente al salto di categoria, ed il riferimento è inerente soprattutto alle ricomposizioni dei gironi. Accertato che l'Unione sarà inserita in quello “nord” con venete, trentine, altoatesine, lombarde e piemontesi, ne deriva che - conti alla mano - mancheranno sicuramente la prima e la quarta del gruppo B di quest'anno (Perugia e Modena) ed al 50% anche la seconda (Padova), che giovedì si giocherà la promozione dopo lo 0-0 dell'andata. Se i veneti dovessero perdere, se ne andrà l'Alessandria, e considerando il secondo posto nel gruppo A della compagine di Longo, sarebbe un bell'arrivederci. Dai cadetti non arriverà nessuno (Entella, Reggiana, Pescara e Cosenza finiranno nei gironi del “centro” o del “sud”) per cui appare evidente che a settentrione non ci sarà nessuna ammazza-campionato.

Milanese, però, sta prendendo tempo. Sembra che una maggiore chiarezza sull'ipotizzata riforma della Serie C rappresenti la condizione essenziale per comprendere l'investimento sulla nuova Unione. Iniziando dal mister, su cui comunque una decisione verrà presa nei prossimi giorni, e proseguendo con uno svecchiamento della rosa. Le motivazioni della proprietà sono certamente comprensibili - perché una C d'élite, una B2 o come cavolo si chiamerà il nuovo format garantirebbe un appeal diverso a livello soprattutto televisivo - ma allo stesso tempo si tratterà pur sempre di terza serie. E se l'interesse commerciale potrebbe aumentare, visto che in questo nuovo campionato dovrebbero partecipare le società top dell'attuale categoria, la domanda che ci facciamo, da addetti ai lavori e da tifosi, è se parallelamente crescerebbe anche l'entusiasmo dei supporter.

Della serie: una stagione di transizione per puntare “semplicemente” al traghettamento nella nuova “C dei big” non contribuirebbe ad elevare l'umore della piazza. L'unico modo per riaccendere l'ardore è la risalita in Serie B. Vale per Trieste ma lo stesso discorso, probabilmente, lo si può fare per Padova, Bari, Palermo, Catania e tutte quelle piazze che in C (d'élite, C1, C professionistica o C dei grandi...) non si sentono granché a loro agio.


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