È un dolore per i tifosi rossoalabardati non seguire le sorti dell’Unione dal vivo al “Rocco”, ma la protesta non si placa. Ed in campo continuano ad andare in scena gare surreali finché non giungono segnali dalla nuova società. “Vediamo queste due settimane come si evolve la situazione - spiega il presidente del Centro di Coordinamento Triestina Club, Sergio Marassi -, se la società cerca un contatto e se vuole chiarire la situazione. Poi probabilmente faremo una convocazione dei nostri 15 club e vedremo come comportarci. Tutto il tifo organizzato non entra, è compatto. Ovvio che si soffre a star fuori, è una decisione pesante soprattutto per noi che eravamo presenti sia in casa che in trasferta. Non è una cosa contro la squadra, anzi, siamo contenti che vadano bene ma i 20 punti di penalizzazione li ha presi la società non noi ed e lei che deve fare ‘mea culpa’ e cercare di riavvicinare la gente anche perché la stessa squadra lo chiede. Comunque sono davvero pochi i tifosi che vanno fuori dal Rocco. Il problema è che alla maggioranza della gente non interessa più niente della Triestina dopo quello che hanno combinato. Questa è la tristezza, non quelli che vanno dento o quelli che restano fuori e contestano. E sono convinto che se ritorniamo in stadio arriviamo a 1.500, massimo 2.000 tifosi”.
“Non abbiamo basi per giudicare questa società - prosegue la presidentessa del Club Mule Alabardate, Claudia Policreste - la dirigenza non ha chiarito quali sono i progetti futuri. Alla luce dei fatti non è però cambiato nulla e noi quindi restiamo fuori in attesa anche di vedere se adempiranno ai loro doveri visto che a breve ci sarà un’altra scadenza. Ricordo che non hanno ancora saldato i dipendenti”.
Pensiero simile anche del presidente del Triestina Fan Club Bar Capriccio, Michele Bertocchi. “Non si va allo stadio finché la Triestina non pagherà tutti gli arretrati dello scorso anno a dipendenti e settore giovanile. Niente stadio anche se rispetto tutti”. Tuona il presidente del Triestina Club Mattonaia, Franco Della Gala: “Da una settimana nessuno si è più fatto sentire, è la continuazione di un film già visto ed io sono sul chi va là sul futuro alabardato. Concordo pienamente con le decisioni della tifoseria organizzata di non andare in stadio perché è vergognoso che non ci sia stata alcuna richiesta di un incontro con i tifosi. Spero ci possa essere a breve perché non è un piacere per i giocatori non poter andare sotto la curva a fine gara. Si meritano solo loro applausi. Il resto è tutto da buttare, la società resta un cadavere vivo”.