Trieste, 27 Luglio 2024

Il ritorno al top di Correia potrebbe spingere l'Unione verso un ruolo da protagonista

31 Marzo 2024 Autore: Gabriele Lagonigro

Un filotto che ridà fiducia ad un ambiente che un mese fa era al limite della depressione. E che rilancia, in chiave play-off, le quotazioni di un'Unione che ha riacciuffato il terzo posto e che potrebbe dire ancora la sua per salire di categoria.

Il cambio di allenatore, al quale avevano fatto seguito i 5 ko di fila (il primo già con Tesser) ed un sesto (con il Legnago) sventato solo in extremis, aveva ricacciato la Triestina nell'anonimato. L'arrivo di Bordin, oltre a scompaginare l'ambiente, aveva portato in dote quattro sconfitte consecutive ed una piazza in subbuglio. Ma proprio nel momento in cui poteva definitivamente sprofondare il nuovo mister ci ha messo del suo per risalire la china. Ha impiegato un po' per capire gli schemi che di adattavano meglio alla rosa a disposizione ma soprattutto ha lavorato in silenzio, senza polemiche, affrontando a testa alta la contestazione che gli si era riversata contro, al netto di quelli che potevano essere stati i suoi errori. Le quattro batoste di fila avrebbero potuto minarne definitivamente la serenità ed invece l'ex allenatore della nazionale moldava è andato avanti per la sua strada e con la vittoria sul campo dell'Arzignano ha calato il “suo” poker, ma stavolta in positivo. Bravo il tecnico, anche se dovrà ancora dimostrare con le big la crescita di una squadra dalla rosa lunghissima. Anche ieri il match è cambiato con le sostituzioni a conferma di un gruppo solido, qualitativamente numeroso e costruito per puntare in alto. Forse, al di là dei tanti errori commessi, siamo ancora in tempo per farlo.

Ciò che colpisce, in ogni caso, è l'importanza dei singoli. Non scopriamo l'acqua calda, certo, se diciamo che in campo ci vanno i giocatori e non i mister. Non è un caso che la migliore prestazione dell'era Bordin sia coincisa con il ritorno al top di Correia, centrocampista che, se in forma, con questa categoria non c'entra niente. E Lescano che si era inceppato ha ricominciato a segnare, e con i suoi gol (16) l'Unione ha ripreso a vincere. I mister danno forma, inventano schemi, creano gruppo, infondono fiducia e ottimismo. Ma i protagonisti restano i giocatori, sempre e comunque. E questa rosa, al di là degli errori (e non pochi) commessi dalla società, rimane di assoluto livello per essere protagonista fino alla fine.


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