Trieste, 25 Aprile 2024

Il Centro Coordinamento ai tifosi alabardati: "Ricompattiamoci"

06 Marzo 2021 Autore: Roberto Urizio

Il Centro di Coordinamento dei Triestina Club dice la sua sul rapporto tra società e tifosi, dopo le ultime polemiche tra interventi in conferenza stampa, post e commenti sui social. “Negli anni precedenti all'arrivo di questa proprietà, abbiamo vissuto avvolti da una continua incertezza sul futuro dell'alabarda. – scrive il Cctc in una nota del presidente Sergio Marassi sulla propria pagina Facebook - Quante promesse ci sono state fatte da pseudo presidenti che finivano sempre con una presa in giro. Quanti bocconi amari abbiamo dovuto ingoiare, solo la nostra fede indistruttibile ha potuto sopportare tanti soprusi e ci ha permesso di avere la forza di lottare per la sopravvivenza della nostra Unione”.

Il marchio acquistato è stato l’emblema della partecipazione attiva dei tifosi alle sorti alabardate, con la revoca alla gestione Pontrelli e la concessione invece “al duo Biasin – Milanese, sicuri che questa sarebbe stata una proprietà sana e che ci avrebbe permesso di vivere gli anni a venire in modo sereno. E questo si è avverato”. I risultati attuali non sono all’altezza delle aspettative, “Mario e Mauro ci hanno promesso il salto di categoria ma tra il promettere ed il riuscirci ci passa dell'acqua sotto i ponti. Ci sono tante componenti che rendono il calcio una scienza non esatta. Non sempre, anche se sei convinto di aver allestito una squadra competitiva, riesci nell'intento”.

“Forse qualche errore la società può averlo commesso ma sicuramente in buona fede. – continua la nota - Sfidiamo qualsiasi tifoso a dire che a questa proprietà non interessa ritornare in Serie B. Per questo diciamo di mettere da parte le polemiche e soprattutto certi insulti gratuiti che non hanno niente di elegante, cerchiamo di stare vicino alla Triestina: il compito dei tifosi è di sostenere la propria squadra del cuore”.

Qualche appunto alla società, che “deve accettare qualche critica su alcune prestazioni, perché i tifosi non sono degli sprovveduti e vorrebbero vedere la propria squadra giocare sempre bene anche se comprendiamo che sia umanamente impossibile”. Ma anche un po’ di autocritica: “Probabilmente in questi ultimi giorni tutti abbiamo fatto degli errori inasprendo le polemiche. Cerchiamo di ricompattarci da qui alla fine del campionato, sosteniamo la società nelle persone del presidente e dell'amministratore unico, perché dobbiamo ricordare che uno c'è perché esiste l'altro e viceversa. Se uno è il finanziatore, l'altro lavora sul territorio per far crescere la società, come accade per il progetto del Ferrini. Anche la squadra deve dare il suo contributo per far sì che l'ambiente ritorni sereno, e lo può fare solo con l'impegno ed i risultati”.

“Forza Biasin, forza Milanese, forza tifosi e forza Unione, tutti uniti per il bene della nostra amata Triestina” è l’appello finale. Impossibile non essere d’accordo.

 


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