Che fine hanno fatto Crosti e Scaramuzzino? E' la domanda che aleggia in città da tre giorni e sulla quale, ad oggi, non c'è risposta. Era il 13 gennaio scorso quando il presidente alabardato Giacomini, dopo settimane turbolente, aveva pubblicato un comunicato stampa piuttosto esplicito, nel quale annunciava categorico che entro il 31 gennaio (ossia martedì) si sarebbe conclusa "la fase relativa al percorso di cessione quote della proprietà della U.S. Triestina Calcio 1918". "Per me non sono professionisti ‘sconosciuti’ - spiegava ancora il numero uno dell'Unione riguardo le new entry - ma stiamo parlando di un gruppo di amici romani e tengo a precisare che come imprenditori hanno attività solide, strutturate ed economicamente stabili. Nel gruppo entreranno Piergiorgio Crosti, mio amico di lunga data, mentre il nuovo amministratore delegato sarà Antonino Scaramuzzino, uomo di fiducia. Il resto della società rimane intatto".

Bene. Da allora, appunto, sono passati 20 giorni e soprattutto altri tre dalla data del closing ma del nuovo assetto della società nemmeno l'ombra, almeno ufficialmente. Sono entrati i nuovi soci o c'è stato un ripensamento? La chiusura della trattativa è stata posticipata? E di quali quote, nel caso, parliamo? Tutte domande dalle quali non solo noi ma soprattutto la tifoseria si attenderebbe a breve qualche risposta. Magari già domenica al termine della partita con la Pro Sesto al "Rocco". Nella speranza che il numero uno dell'Unione torni finalmente a Trieste per chiarire la situazione.