Trieste, 25 Luglio 2025

Godeas va giù duro: "E' tutto folle, nessuna logica e tanta incompetenza"

22 Luglio 2025 Autore: Silvia Domanini

Scadenze sempre più vicine per la Triestina il cui futuro appare appeso ad un filo e cresce la preoccupazione anche di chi l’Unione l’ha vissuta in prima persona. “La situazione è insostenibile, questo non è calcio e dobbiamo solo sperare che cambi proprietà quanto prima. Tutto è sbagliato nei tempi e nei modi”.

A parlare così è l’ex bomber, Denis Godeas, che analizza il momento. “Non c’è logica, si rischia di perdere un anno di calcio. Tutto è fatto male e sembra anche con molta leggerezza nei confronti di città, tifosi e storia di una società centenaria. Speriamo in momenti migliori ma non con questa società perché se il modus operandi è questo non è una questione di soldi ma proprio di gestione inaccettabile”.

Sembra però che il presidente voglia provare ad andare avanti, cosa ne pensa?

“Anch’io vorrei vincere il SuperEnalotto. Credo che abbiamo imparato a capire come ragionano le proprietà, soprattutto americane, sulla gestione del business calcio ed io onestamente, al di là di quel che può essere il ritorno economico, penso che in Italia, fatto in tal modo, non abbia senso. Se uno ha un minimo di raziocinio si rende conto che non può pensare di continuare a gestire una società con tutti contro: senza un tifoso, senza un marchio, senza un minimo di credibilità. Non credo ci sia una persona che segue l’Unione che si auguri che questa proprietà continui”.

E stanno scadendo le prime messe in mora di alcuni giocatori, nel frattempo...

“Spero che la mettano in mora e costringano a vendere, che li mettano con le spalle al muro. L’immobilismo in questo momento, è una condanna. E’ una cosa folle, neanche in terza categoria. E’ solo da sperare che questi spariscano quanto prima, possibilmente senza cancellare Trieste dal calcio, perché c’è anche questo rischio, che sarebbe un danno per tutti”.

Ma che idea si è fatto di tutto questo?

“Non riesco a capire quale sia il senso di tutto. Magari sapranno loro cose che io non so. Vedo solo tanta incompetenza, perché i soldi sono stati spesi e la Triestina avrebbe dovuto fare un campionato completamente diverso”.

A breve dovrebbe anche iniziare il ritiro...

“Ma con chi? Non so cosa abbia mosso sta gente a mettersi in mezzo alla Triestina. Sembra quasi ci sia malafede nel gestire il tutto”.

Ma lei Godeas, nella sua carriera, si è mai trovato in una situazione simile?

“No, fortunatamente. Ho avuto presidenti come Aletti e Tonellotto, oggettivamente dei millantatori, che non avevano la possibilità di gestire la società e cercavano di barcamenarsi nel mondo del calcio. Ma era evidente: non avevano i fondi. Qua invece è tutto sbagliato. Basti pensare che la squadra costruita da Delli Carri poteva raggiungere i playoff dopo il miracolo fatto ma questi folli sono riusciti a rifare danni, rischiando di retrocedere”.

La vedremo mai sulla panchina alabardata?

“In queste condizioni mi auguro di no. Sono stato fortunato di stare in Triestina tanto tempo, ho vissuto annate difficili e spero di aver già dato in tal senso. Vorrei, se mai, ritrovarmi in situazioni normali per poter allenare sul serio”.

La prossima stagione dove sarà Godeas?

“In questo momento sono ancora fermo, vediamo se capita qualcosa di interessante. Avrei una cosettina da fare a Coverciano ma la faccio per me. Lo scorso anno, nella parte finale, ho avuto offerte fra Eccellenza e Dilettanti e la possibilità di collaborare con un allenatore ma non c’erano i presupposti. Non devo fare per forza: ci deve essere un contesto giusto, dove poter far bene e divertirmi. Sono diventato troppo grande per perder tempo dietro a fantomatici progetti. Preferisco aspettare”


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