Trieste, 18 Aprile 2024

Godeas, il doppio ex: "Unione completa, Mantova che sorpresa"

15 Gennaio 2021 Autore: Luca Henke

L’ultima sfida in Lombardia tra Mantova e Triestina fu, ad agosto 2009, la prima di campionato di Serie B, stagione con tante prospettive per l'Unione, ma terminata con la netta sconfitta ai play-out contro il Padova, e la retrocessione per i lombardi, seguita dal fallimento. Denis Godeas, dopo 100 presenze e 43 gol con la maglia virgiliana, era appena tornato in alabardato quando - ironia della sorte - dovette esordire in campionato proprio in casa della sua ex squadra.

Denis, undici anni dopo, cosa rimane di quelle due società? E quali possono essere le rispettive ambizioni in questa Serie C?

Penso che ad oggi non rimanga niente: era un altro campionato, un’altra categoria. La Triestina era ambiziosa e puntava a fare una buona annata, sperando di centrare i playoff, ma il Mantova era costruito per vincerlo o comunque per giocarsi gli spareggi da protagonista. Basti pensare che il giocatore più scarso aveva 200 presenze in Serie A. In questa Serie C invece è tutto un altro mondo: la Triestina è rimasta una squadra di vertice che vuole salire di categoria, mentre il Mantova è una neopromossa che - presumo - penserà a salvarsi, anche se sta facendo meglio del previsto.

Le neopromosse finora non hanno portato troppo bene alla Triestina. Per la gara di domani ti aspetti una conferma, da parte di Pillon, dell’assetto visto contro il Fano?

Considerando che non ci saranno molti recuperi, sarà difficile vedere una formazione tanto diversa da quella che ha giocato fino ad ora. Gli infortunati di lunga data non hanno ancora ripreso, so che Gomez sta rientrando ma probabilmente non sarà della partita, quanto meno non dall’inizio. Di conseguenza sono improbabili grandi stravolgimenti, anche se l’unica certezza è che si vorrà fare meglio di domenica.

Gennaio è mese di trasferimenti, ma come sappiamo Mauro Milanese ha confermato che non interverrà sul mercato puntando invece sul rientro dei numerosi infortunati. Secondo te questa Triestina è davvero completa così? Chi potrebbe essere il rientro più determinante?

Sì, la squadra obiettivamente è completa, sono convinto che se fossero tutti disponibili sarebbe assolutamente da vertice. Purtroppo spesso si crede che cambiare giocatori sia sempre qualcosa di positivo: invece l’idea giusta è quella di intervenire solo se si presenterà l’occasione giusta per migliorare la rosa. Ma ciò non è mai semplice, perché si dovrebbero prima liberare degli slot e in ogni caso dubito ci possa essere il CR7 della categoria che faccia al caso dell’Unione. Tra i rientri, se proprio dovessi fare un nome, direi che Litteri potrebbe dare una grossa mano in termini realizzativi per quello che ha fatto vedere fin qui, ma in Serie C non è mai il singolo a fare la differenza. Essere in tanti, e avere la possibilità di effettuare turnover, quello sì è determinante.

Un’ultima menzione al premio che hai ricevuto dalla FIGC. Cosa diresti a un giovane calciatore che vuole provare a uguagliare il tuo record (gol in ogni categoria, ndr)?

In realtà credo sia molto difficile che un calciatore di Serie A si ponga questo problema, nel senso che scendere fino alla terza categoria non è affatto scontato. Io ho avuto l’occasione di farlo perché si sono create determinate circostanze, con la nascita della Triestina Victory e con degli amici che mi hanno segnalato questa statistica. Non so se ricapiterà a qualcuno, non mi immagino un giocatore “normale” che si mette a fare tutta la trafila. Io stesso non ci avevo nemmeno pensato, anche se poi, avendo saputo di questa possibilità, sarebbe stato poco intelligente non provarci.


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