Trieste, 09 Maggio 2024

Gli episodi cambiano l'umore ma questa Unione ha carattere

03 Ottobre 2022 Autore: Luca Henke

Tutto perdonato, dunque. A distanza di pochissimi minuti dalla contestazione andata in scena nella ripresa, legittimata probabilmente dalla prospettiva di un diciottesimo posto virtuale in classifica, i 5mila del Rocco sono usciti dallo stadio apparentemente soddisfatti (o così lascia immaginare la festa andata in scena sotto la curva) per la reazione della propria squadra, valsa la prima gioia stagionale e - auspicabilmente - il definitivo allontanamento di più di qualche fantasma.

Ma al di là degli umori del pubblico, che poi è un po’ il cliente del prodotto finale e quindi di fatto ha sempre ragione, già da oggi è opportuno riflettere sul quadro generale dopo il primo mese di campionato. Dire che ci si aspettava un avvio diverso non è certo blasfemia, perché la risposta alla campagna abbonamenti è stata di quelle importanti, segnale di grande fiducia per la stagione, ma anche perché la rosa, ancora una volta, si presenta sulla carta completa e bene assortita. Ma il calcio, si sa, non è matematica, e dunque in fase di avvio si deve mettere in conto che qualcosa non vada come previsto. In società il clima resta sereno, non solo per la vittoria, e la posizione di Bonatti appare blindata; perché al di là della fiducia nei confronti del tecnico, l’intenzione è quella di dare tempo alla squadra per assimilare le sue idee e sviluppare un sistema di gioco che si consolidi e dia un’impronta nel tempo.

Chi contesta un ritardo in questo senso, comunque, non ha tutti i torti perché se è vero che l’Unione è imbattuta da ormai cinque turni, è vero anche che la partita di ieri ha preso la direzione giusta grazie a due o tre episodi. Oltre alla deviazione sul gol di Crimi, il corner da cui è scaturito il pareggio di Ganz nasce da un errore grossolano della difesa veronese, mentre sul rigore ci sono parecchi dubbi: è parso netto dalla “Colaussi”, molto meno dalla “Pasinati” (e dunque dalle riprese televisive). Ma abbiamo imparato che la Serie C è fatta principalmente di momenti come questi, e alla fine della stagione il bilancio degli episodi raramente sposta di molto i meriti e demeriti di una squadra.

Una cosa non è certo sbagliata: l’elogio, quasi unanime, al carattere e alla risposta di nervi che l’Unione ha saputo tirare fuori, non solo ieri. Questo sì che, alla lunga, può fare la differenza e il mister lo sa bene quando in sala stampa parla di trovare significato negli eventi. Perché l’Unione contro la Vecomp probabilmente è stata premiata per questo, anche quando tutto avrebbe fatto pensare al peggio. Non lavorare da subito sulle lacune messe in mostra sarebbe un grave errore, ma perdere questo spirito e questa compattezza sarebbe il peggior peccato.


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