Per Augusto Gentilini quella contro il Piacenza non sarà una partita diversa dalle altre disputate nelle ultime settimane. “La prepariamo con la stessa idea di gioco e la stessa intensità – ha spiegato il tecnico alabardato in conferenza stampa -. Vogliamo fare la partita e partire aggressivi, come abbiamo sempre fatto se si esclude il primo tempo di Mantova. Puntiamo al massimo risultato, senza stare troppo a guardare l’avversario ma concentrandoci sul nostro lavoro tecnico, fisico e soprattutto mentale”.

Per la Triestina è l’occasione di chiudere il discorso ultimo posto. Sembra poco, ma due mesi fa, quando Gentilini venne “promosso” della Primavera, anche questo pareva utopia. “Sono arrivato con voglia e determinazione, sapendo di avere un gruppo all’altezza – ricorda il mister -. Poi, grazie all’impegno dei ragazzi, siamo cresciuti e arrivati a questa situazione. L’approccio, la passione e l’entusiasmo che ci mettono ogni giorno hanno riportato un po’ di pubblico allo stadio, ma ci sono ancora battaglie di fronte a noi. Però siamo consci di avere i mezzi per raggiungere l’obiettivo”.

Ai box Enrico Celeghin, dopo l’infortunio patito contro il Vicenza. “Sto meglio, siamo al lavoro con lo staff per recuperare il prima possibile – racconta il centrocampista -, ma non me la sento di fare previsioni sul rientro. Stare a guardare è una sofferenza, ma devo rimanere sereno per recuperare al meglio. La squadra domenica ha risposto alla grande e sono sicuro che lo farà anche con il Piacenza. La rosa è completa e bisogna solo stare concentrati sull’obiettivo”.