Trieste, 20 Agosto 2025

Con Bruno Rocco ci lascia uno dei personaggi più autentici e genuini del nostro calcio

19 Agosto 2025 Autore: Gabriele Lagonigro

In un mondo del calcio nel quale è sempre più difficile riconoscersi, Bruno Rocco ha sempre rappresentato quell'anima genuina, autentica e popolare nel senso migliore della parola. E' per questo che stamattina, appena appresa la notizia della sua scomparsa all'età di 85 anni, è calato un velo di tristezza su tutta la Trieste del pallone.

Quando qualcuno ci lascia i commenti sono sempre commossi, ma nel caso del figlio del "Paron" la sensazione è di avere perso un amico, uno di quelli con cui era sempre piacevole fare quattro chiacchiere in allegria. Le ultime, non molti mesi fa, quando, con un pizzico di nostalgia, comparava l'Unione dei primi anni '60, quando indossava la maglia alabardata, a quella attuale. A quel tempo - ricordava - i calciatori si riconoscevano per la loro provenienza cittadina: uno da Servola, un altro da San Giacomo... oggi invece arrivano da tutti i continenti e nello spogliatoio ci vuole l'interprete.

E aveva ragione. Ma non era, Bruno, uno di quelli che vivevano di ricordi, anzi: la sua esperienza l'ha sempre messa a disposizione degli altri, da dirigente, consigliere e per molti da amico. Di calcio ne capiva, eccome se ne capiva. Ma soprattutto era capace di ascoltare. "Ciao picio" era uno dei suoi saluti abituali. Ed è così, affettuosamente ma con grande malinconia, che ci piace ricordarlo. 

(nella foto, Bruno Rocco, a destra, assieme a papà Nereo e al fratello Tito)


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