Innanzitutto i complimenti all'amico e collega Ciro Esposito per la bella intervista al presidente Giacomini uscita oggi sul Piccolo. L'avremmo voluta fare anche noi e per questo ci eravamo prontamente attivati ieri di primo mattino ma la risposta dell'ufficio comunicazione dell'Unione era stata negativa. Non è il momento di parlare, ci era stato riferito, e comprendendo le loro ragioni la cosa era sostanzialmente finita lì.

Immaginatevi quindi il nostro stupore quando ieri sera abbiamo visto l'intervista sul sito del quotidiano cittadino e stamattina la pagina intera sul giornale cartaceo. Ma come, non era stato deciso di tenere le bocche cucite? O il silenzio è nuovamente mirato, come accadeva ai tempi di Milanese? Abbiamo provato a chiederlo e ci è stato sostanzialmente risposto di andarci a rileggere i nostri articoli. Troppo critici, ne deduciamo, per i canoni della società. Peccato che siamo ultimi, che gli obiettivi di inizio stagione siano un lontano ricordo, che la tifoseria contesta e le presenze allo stadio si sono dimezzate.

Vorremmo conoscere in che cosa abbiamo urtato la sensibilità della proprietà, quali sono i giudizi scriteriati sul presidente e sul suo entourage e se per caso abbiamo offeso qualcuno. A noi non risulta, anzi. Rimaniamo convinti che il compito di una stampa libera rimanga quello di fare domande e all'interlocutore di rispondere. Non per noi, che tutto sommato abbiamo anche altro da scrivere, ma per le migliaia di lettori che ce lo chiedono. Facile parlare con tutti quando si è primi, più difficile farlo dal fondo della classifica.