Ma quindi di chi è la responsabilità dei lavori che interesseranno il manto del “Rocco”, ancora non si sa quando? Il Comune di Trieste, con il comunicato di martedì in cui assicurava “i migliori standard” per il rifacimento del campo, non ha indicato tempistiche. Il motivo, seppure non apertamente dichiarato, sta nel fatto che il finanziamento da 1,3 milioni che la Regione ha destinato all'impianto di Valmaura per l'organizzazione di un torneo giovanile internazionale (di fatto un escamotage amministrativo per garantire allo stadio un terreno di gioco all'altezza) saranno gestiti dal Comitato regionale della Figc – Lnd. Tocca quindi alla Federazione definire il tutto? Il presidente del pallone Fvg, Ermes Canciani, non ci sta ad avere tutta la responsabilità su di sè, come peraltro ha chiarito anche all'incontro di martedì con Regione, Comune e Triestina Calcio. “Ci siamo messi a disposizione con spirito di servizio per risolvere una situazione intricata, ma siamo l'ultimo ingranaggio del meccanismo” spiega Canciani, che sottolinea comunque come “lo stadio sia del Comune e noi non possiamo piantare un chiodo senza il benestare dell'amministrazione municipale”.

Per rimettere in sesto il prato del “Rocco”, in ogni caso, bisognerà attendere il 2024 e la fine della stagione, nonché gli ormai famosi concerti di giugno. “Un intervento oggi significherebbe mandare la Triestina a giocare a Lignano o da altre parti per tutto il tempo necessario al rifacimento, senza contare le condizioni meteo” osserva il numero uno del calcio regionale. Mercoledì prossimo, Canciani sarà a Roma per avere il quadro del calendario delle manifestazioni internazionali in Italia dagli Under 17 agli Under 19, in modo da capire quando sarà possibile “incastrare” il torneo che consentirà di salvare il manto erboso dello stadio triestino. “Entro il 22 novembre, secondo quanto stabilito dalla norma regionale che assegna il contributo, dovremo presentare il programma degli interventi” spiega il presidente del Comitato regionale Figc. Al suo rientro da Roma ci sarà un altro confronto con Regione e Comune dopo il quale se ne saprà di più sulle tempistiche che comunque riguarderanno l'estate del prossimo anno.