La Triestina resta appesa a un filo. I fondi necessari per rispettare i parametri richiesti per l'iscrizione non sono ancora arrivati e la scadenza del 6 giugno è ormai alle porte. Ci sono stipendi da pagare, con relativi contributi (e vanno saldate tutte le retribuzioni fino ad aprile compreso, per maggio c'è la scadenza al 1° luglio e per giugno al 1° agosto, ma naturalmente solo se si passa il vaglio dell'iscrizione), ma servono anche soldi per rispettare il cosiddetto indice di liquidità, una sorta di garanzia di capacità finanziaria che, per una società già inadempiente in altre circostanze come quella alabardata, è ancora più stringente.
Ma quali sono le reali possibilità che queste risorse arrivino in tempo? Dire che in sede c'è fiducia sarebbe troppo, ma non disperano ancora di poter finalizzare l'iscrizione, purché i dollari arrivino entro venerdì mattina. Al momento, però, non c'è nulla di concreto ed è fin troppo evidente che più passa il tempo e più l'ipotesi apocalittica per l'Unione è realistica, con il rischio addirittura di un finale tragicomico: quello dell'arrivo delle risorse sul conto della società fuori tempo massimo.