Sgombriamo subito ogni dubbio, se no qualcuno si offende: la Triestina non è Inter e Milan, dove gli interessi in ballo sono un tantino superiori, e le condizioni di San Siro non sono quelle del Rocco. Un tanto come premessa, per non essere tacciati di sparare sulla croce rossa. Paragonare le due situazioni, quindi, non è l'obiettivo di queste righe ma semplicemente constatare che, a volte, i lavori possono essere seguiti celermente e, probabilmente, con una certa qualità.

Lo ha riportato in queste ore la Gazzetta dello Sport: in soli nove giorni, approfittando della trasferta rossonera a Udine e degli impegni arabi dei nerazzurri e quindi del riposo forzato del Meazza, il verde di Milano è stato rapidamente sostituito e, come riporta il quotidiano, "trattato con tecnologie d'avanguardia, compresa la cucitura finale con fili d'erba sintetico". Un lavoro sopraffino, dicono, anche perché San Siro, nelle prossime quattro settimane, dovrà sopportare ben 11 partite. 

Se l'opera sarà stata effettuata con tutti i crismi lo vedremo presto in diretta tv ma intanto Milan e Inter potranno ripresentarsi alle prossime sfide casalinghe con un terreno rivisitato. Qui, invece, la delibera sarà approvata nella prossima seduta di Giunta, probabilmente fra due giorni, poi il progetto esecutivo potrà essere messo a gara dalla Figc che è stazione appaltante. Il bando, successivamente, dovrà essere pubblico per dieci giorni prima di poter assegnare i lavori. A metà febbraio, insomma, se tutto andrà bene, sarà individuata la ditta che eseguirà l'opera e a fine mese - speriamo - l'avvio del cantiere. Incrociamo le dita.