Un altro lutto, un altro “grande” della nostra terra, un altro uomo che ha portato la triestinità, e nel suo caso anche l'Istria e il Quarnero, in giro per il mondo. Ed entrambi classe 1941, forse non a caso. Gli anni duri, quelli della guerra, che però hanno forgiato, specie alle nostre latitudini, un gran numero di campioni in ogni sport.

Dopo Giovanni Galeone, che se n'è andato nel fine settimana, quest'oggi ci ha lasciato Andrea de Adamich. Un nome che tradisce le sue origini, senza possibilità di errore. Nato a Trieste, papà di Fiume, mamma vicentina, divenne un noto pilota automobilistico, campione europeo turismo nel 1966 e 1967, ma è ricordato anche per aver corso in Formula 1 con la Ferrari e la Brabham. La sua carriera è stata segnata da successi, ma anche da incidenti e si è poi ritirato per intraprendere una carriera come commentatore televisivo e imprenditore nella guida sicura.

Il suo palmares parla di un titolo al Campionato Europeo Turismo (ETCC) nel 1966 e 1967 con l'Alfa Romeo mentre in Formula 1 partecipò al campionato nel 1968 con la Rossa e in seguito con Brabham e Surtees, ottenendo punti e diversi piazzamenti di rilievo. La sua carriera fu interrotta da un grave infortunio alle gambe durante un incidente a Silverstone nel 1973. Fu poi commentatore televisivo, ideando la figura del telecronista tecnico in Italia e conducendo per molti anni il programma televisivo "Grand Prix". Un uomo che ha fatto amare il mondo delle corse a milioni di italiani e che ha nobilitato nel miglior modo possibili le sue origini giuliane.